Sulla Carta del docente da dare anche ai precari non vi sono dubbi: la Corte di Giustizia Europea, esaminando la causa C-450/2021, ha stabilito che “deve essere considerata come rientrante tra le «condizioni di impiego» ai sensi della clausola 4, punto 1, dell'accordo quadro. Infatti, conformemente all'articolo 1, comma 121, della legge n. 107/2015, tale indennità è versata al fine di sostenere la formazione continua dei docenti, la quale è obbligatoria tanto per il personale a tempo indeterminato quanto per quello impiegato a tempo determinato presso il Ministero, e di valorizzarne le competenze professionali. Inoltre, dall'adozione del decreto-legge dell'8 aprile 2020, n. 22, il versamento di detta indennità mira a consentire l'acquisto dei servizi di connettività necessari allo svolgimento, da parte dei docenti impiegati presso il Ministero, dei loro compiti professionali a distanza”.
Ha avuto luogo il webinar promosso dal sindacato Anief, evento di informazione organizzato insieme a Eurosofia e Cedan su “Pensioni e fondi integrativi. Cosa c'è da sapere? Opportunità e libera scelta”. Relatori dell’importante incontro sono stati: Dott. Sergio Manzon, Direttore SGA Giuseppe Ferrise, Dott.ssa Letizia Pacifico, Dott.ssa Maria Luisa Russomanno. Ha introdotto i lavori Marcello Pacifico, Presidente sindacato Anief. Per riascoltare e vedere il webinar, cliccare qui.
Anief, al fine di far rispettare i diritti dei lavoratori della scuola, ha avviato una nuova campagna “Non un euro di meno”. Ogni utente, tramite apposito modulo, potrà registrarsi e richiedere gratuitamente informazioni e consulenza sul proprio stato matricolare e sugli eventuali diritti relativi alla giurisprudenza.
C’è rabbia e delusione dal mondo della scuola per le mancate modifiche al decreto Milleproroghe, il cui testo rispetto a quanto approvato dal governo è stato modificato solo in minima parte a dispetto delle tante aspettative: sfumano, quindi, le tante proposte presentate, in testa dal sindacato Anief, che vanno dalla mobilità al reclutamento, dal dimensionamento alle risposte che avrebbero sciolto modi nodi che a questo punto rimangono tutti in piedi. “Sono stati quasi tutti ritirati, oppure considerati inammissibili o respinti, gli emendamenti suggerito dal sindacato – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e questo non farà il bene della scuola. L'ultima beffa è stata la risposta negativa, da parte delle commissioni di Montecitorio, alla proroga della deroga ai vincoli sui trasferimenti dei neo-assunti in nome di una falsa continuità didattica inserita tra gli obiettivi del PNRR: secondo questa astrusa teoria, in pratica, sarebbe stata l’Europa a imporre al Parlamento il ‘no’ ai vincoli alla mobilità”.
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