Eurosofia da molti anni organizza eventi formativi, manifestazioni, corsi per i docenti sul fondamentale tema dell’inclusione. Negli ultimi anni il Pei ha subito delle progressive trasformazioni e gli addetti ai lavori hanno cercato di trovare soluzioni e buone prassi per agevolare gli alunni speciali e veicolare la loro partecipazione alle attività ordinarie.
In Italia per la scuola lo Stato spende poco e manda in cattedra docenti troppo avanti negli anni e pagati molto meno della media dei Paesi avanzati: la spesa pubblica per l’istruzione si conferma infatti al di sotto della media Ocse (4% del PIL contro il 4,9% Ue), con il 53% degli insegnanti italiani che ha oltre 50 anni di età, contro una media Ocse del 37%, e a cui viene assicurato un compenso che, soprattutto a fine carriera, si distanzia molto dalla media dei Paesi più avanzati dell’area Ocse. Gli avvilenti dati sulla spesa statale e sull’età anagrafica avanzata dei docenti del nostro Paese sono presenti nel rapporto “Education at a Glance 2024” curato dell’Ocse e pubblicato in queste ore.
È lunghissima e ricca di richieste e di successi ottenuti dall’Anief sempre in difesa dei diritti dei precari, a partire dalla loro stabilizzazione nei ruoli dello Stato: dopo avere preso atto della recente apertura da parte del Governo riguardo il doppio canale di reclutamento per i docenti precari della scuola pubblica, attraverso le dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara e della sottosegretaria Paola Frassinetti sulla richiesta alla Commissione Ue, il giovane sindacato autonomo ha realizzato una cronistoria delle “tappe” (sotto forma di sentenze favorevoli, denunce rilevanti, modifiche legislative) con Anief protagonista, a partire dalla strenua lotta contro l’abuso dei contratti a termine: “tappe” che hanno contrassegnato continui passi in avanti per arrivare a raggiungere risultati importanti in un Paese, come l’Italia, dove per tradizione e per conservatorismi vari i precari continuano, ancora nel 2024, ad essere, anche se in modo minore, discriminati e trattati come se fossero lavoratori si serie B.
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Concorso Dirigenti Scolastici di cui al DD n. 2788 del 18 dicembre 2023: il 23 maggio, in un unico turno, si è svolta la prova preselettiva per i 24.944 candidati che hanno presentato domanda di partecipazione per i 587 posti a disposizione, distribuiti tra le varie regioni.
Il 30 luglio si sono svolte le prove suppletive della preselettiva.
E-sofia s.r.l., prosegue la sua azione formativa e informativa dedicata al personale scolastico che si ritrova ad affrontare costantemente nuove sfide, nuove modalità operative, la gestione delle scuole è in costante divenire e spesso le segreterie scolastiche navigano a vista non avendo ancora delle istruzioni chiare e complete che tengano conto di tutte procedure.
“L'istituto della Carta docente va inserito a pieno nel contesto del sistema della formazione degli insegnanti ed il diritto-dovere formativo riguarda non solo il personale di ruolo, ma anche i precari”: nella sentenza della Corte di Cassazione n. 29961 del 27 ottobre 2023 viene anche “individuato il criterio in base al quale riconoscere ai docenti precari il beneficio de quo, limitandolo a coloro che hanno supplenze annuali (31 agosto) sui posti dell’organico vacanti e disponibili entro il 31 dicembre e a coloro che hanno supplenze sino al termine delle attività didattiche (30 giugno) su posti n on vacanti ma resi disponibili entro il 31 dicembre, poiché solo rispetto a queste tipologie di incarico si ravvisa la necessità di rimuovere la discriminazione operata nei confronti dei docenti precari”. A scriverlo è il Tribunale di Velletri nell’esprimersi favorevolmente al ricorso presentato dai legali che operano per Anief in difesa di una insegnante precaria che ha svolto tre supplenze annuali tra il 2017 e il 2020.
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