A una settimana dal deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Ue per l’abuso dei contratti a termine, intrapreso alcun giorni fa dalla Commissione Europea, cominciano ad arrivare le prime sentenze dei tribunali del lavoro con risarcimenti danni importanti a favore dei precari che hanno presentato ricorso. Uno di questi è stato prodotto dal Tribunale di Enna, dove il giudice ha applicato per la prima volta il decreto legge Salva Infrazioni 2024, che ha raddoppiato da 12 a 24 mensilità il risarcimento massimo riconoscibile in Italia, garantendo all’insegnante ricorrente ben 14 stipendi, per un indennizzo totale a suo favore di circa 32.000 euro.