Il Tribunale del Lavoro di Siena accoglie uno dei ricorsi pilota promossi dall'Anief in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 e dichiara il pieno diritto di una docente, inserita per effetto di sentenza nelle Graduatorie a Esaurimento 2014/2017 a far data dalla prima pubblicazione delle stesse, alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo indetto con la Legge 107/2015, con conseguente dichiarazione del suo diritto all'immissione in ruolo con decorrenza dal 1° settembre 2015. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Simona Fabbrini vanno nuovamente a segno in Tribunale e, con la professionalità che da sempre li contraddistingue, mettono letteralmente K.O. il MIUR, ottenendo un provvedimento d'urgenza che impone al Ministero dell'Istruzione il rispetto degli ordini giudiziali e dei diritti dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante. Maldestre le difese del MIUR, totalmente soccombente, che incassa una pesante sconfitta e la conseguente esemplare condanna al pagamento delle spese di giudizio quantificate in oltre 4.500 Euro.
Per i docenti precari inseriti negli elenchi di GAE, II e III fascia, si paventa una grandissima opportunità in vista del prossimo aggiornamento delle graduatorie.
Nel DM 308 del 15 maggio 2014 vengono indicati i titoli culturali riconosciuti e valutati nelle graduatorie di istituto, conseguiti attraverso corsi di perfezionamento, master, certificazioni linguistiche ed informatiche o ulteriori corsi universitari.
I docenti inseriti in GAE potranno ottenere massimo 10 punti (come indicato nell’allegato 2 al DM 78/2007), II fascia d’Istituto potranno ottenere fino un massimo di 20 punti (come indicato nell’allegato A al DM 308/2014), mentre coloro che fanno parte della III fascia d’istituto potranno ottenere un massimo di 17 punti (come indicato nell’allegato B al DM 308/2014). Implementare il proprio curriculum con competenze e abilità il più possibile peculiari e coerenti con gli ambiti previsti per l’aggiornamento dei docenti, si rivela più che mai di fondamentale importanza, in quanto saranno i Dirigenti Scolastici a scegliere coloro che faranno parte del corpo docente del proprio istituto.
Il bagaglio culturale e le maggiori abilità e competenze contribuiscono ad aumentare la possibilità di essere chiamati per supplenze annuali, supplenze temporanee, supplenze per la copertura dei posti divenuti disponibili dopo il 31 Dicembre.
Docenti in III fascia d’istituto (totale max 17 punti)
- Master, corsi di perfezionamento, specializzazioni, attestati di frequenza rilasciati da università. Per i master/corsi di perfezionamento da 1500 ore e 60 crediti vengono assegnati 3 punti fino ad un massimo di tre corsi. Per gli attestati di frequenza e/o i corsi di perfezionamento universitari che prevedono un esame finale e della durata di un anno, il punteggio che viene assegnato è 1 punto.
- Certificazioni informatichecome EIPASS, Microsoft, il corso su i TABLETS e il corso sulla LIM. In questo caso si può raggiungere fino ad un massimo di 4 punti e verrà valutato il grado più alto per ogni specifico settore.
- Certificazioni linguistiche: B2 (1 punto), C1 (2 punti) e C2 (3 punti).
Docenti in II fascia d’istituto (totale max 20 punti)
- Master, corsi di perfezionamento, specializzazioni, attestati di frequenza rilasciati da università. Per i master/corsi di perfezionamento da 1500 ore e 60 crediti vengono assegnati 3 punti fino ad un massimo di tre corsi. Per gli attestati di frequenza e/o i corsi di perfezionamento universitari che prevedono un esame finale e della durata di un anno, il punteggio che viene assegnato è 1 punto.
- Certificazioni informatichecome EIPASS, Microsoft, il corso su i TABLETS e il corso sulla LIM. In questo caso si può raggiungere fino ad un massimo di 4 punti e verrà valutato il grado più alto per ogni specifico settore
- Certificazioni linguistiche: B2 (3 punti), C1 (4 punti) e C2 (6 punti).
Docenti in I fascia d’istituto o GAE (totale max 10 punti)
- Master, corsi di perfezionamento, specializzazioni, attestati di frequenza rilasciati da università. Per i master/corsi di perfezionamento da 1500 ore e 60 crediti vengono assegnati 3 punti fino ad un massimo di tre corsi. Per gli attestati di frequenza e/o i corsi di perfezionamento universitari che prevedono un esame finale e della durata di un anno, il punteggio che viene assegnato è 1 punto.
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ROMA, 21 NOV - Un docente con figlio disabile che venga assunto in una sede lontana da casa ha diritto all' avvicinamento: lo dice l'Anief, che rende nota una sentenza del Tribunale del Lavoro di Civitavecchia che ha dato ragione a una insegnante, immessa in ruolo a seguito del piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge Buona Scuola, a ottenere l'assegnazione della sede di servizio definitiva "alla sede più vicina al domicilio della figlia minore da assistere tra quelle risultanti disponibili nella fase B della mobilità per l'anno scolastico 2016/2017". Dal giudice, secondo quanto riferisce Anief, è stata rilevata l'assoluta gravità e urgenza della situazione, proprio considerando come "la permanenza della ricorrente presso una sede di lavoro molto distante dal domicilio della figlia pregiudicherebbe in modo irreparabile l'assistenza e la cura della bambina". "La sentenza - afferma il presidente Anief Marcello Pacifico - ha rilevato il contrasto tra il disposto normativo che tutela le persone disabili e il Contratto collettivo nazionale sulla mobilità del personale docente educativo e Ata in corso. È doveroso che una mamma possa assistere la propria figlia e, contemporaneamente, svolgere l'attività di docente con serenità: i diritti dei lavoratori e delle persone con disabilità, che gli stessi assistono, non possono, infatti, essere violati con una generica norma transitoria o pattizia". (ANSA).
Cresce la pressione, ora pure politica, per utilizzare le graduatorie d’istituto di seconda fascia dei docenti ai fini dell’immissione in ruolo, parallelamente a nuovi concorsi, per l’abolizione del limite dei 36 mesi di supplenze e per l’aggiornamento annuale delle graduatorie dei precari. Presto conosceremo il destino degli emendamenti: è iniziato, infatti, da poche ore a Montecitorio l’iter che condurrà all’approvazione della Legge di Bilancio in prima lettura, con fiducia, entro domenica prossima.
Anief continua, intanto, a battersi in tribunale per ottenere almeno il risultato dell’inserimento nelle GaE dei precari ricorrenti nonché l’annullamento dei decreti rivolti a coloro che, per vari motivi, non avevano prodotto domanda di aggiornamento o permanenza: è giunta notizia oggi che, a tal proposito, i tribunali del lavoro di Trapani e Taranto hanno dato pieno accoglimento e, pertanto, hanno imposto al Miur il pieno rispetto, per i docenti cancellati di essere reinseriti nelle graduatorie d'interesse all'atto dell'aggiornamento successivo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): poiché dal Concorso a cattedra arriverà il 30% di vincitori in meno rispetto a quelli previsti, poiché 20mila posti andranno persi a causa dell’eccessiva severità dei commissari, è destinato a crescere il numero dei contratti a tempo determinato gestiti direttamente dai presidi. In diversi casi, poi, tali supplenze vengono assegnate a precari che hanno presentato solo la ‘messa a disposizione’, quindi ad aspiranti docenti privi di abilitazione e nemmeno inseriti in terza fascia d’istituto.
Roma, 18 nov. - (AdnKronos) - "A meno di una settimana dal via libera della Cassazione sui risarcimenti pecuniari nei riguardi di chi ha svolto almeno due anni di supplenza, arriva la prima sentenza in tribunale che riconosce ai lavoratori precari il diritto a uno stipendio adeguato agli anni di servizio effettivamente prestati anche se con contratti a tempo determinato: a stabilirlo e' stata la Corte d'Appello di Torino, che ha dato il suo assenso al ricorso formulato da docente precario 'storico' che lamentava la condotta illecita del Miur: l'amministrazione, ha spiegato ai giudici il docente attraverso i legali del sindacato, ha stipulato un'interminabile serie di contratti a tempo determinato andando ben oltre i 36 mesi di servizio". Lo afferma in una nota l'Anief. "I giudici, esaminato il caso, non solo gli hanno dato ragione, ma gli hanno anche riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per abuso del lavoro precario, poiché in palese disparita' di trattamento rispetto al personale di ruolo. Al docente, in pratica, e' stato illegittimamente negato il diritto alle periodiche progressioni stipendiali, riconosciute solo ai docenti di ruolo, nonostante i tanti anni di servizio alle dipendenze del Miur", prosegue il sindacato. Esulta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, a nome dei tanti precari che ora potranno seguire l'esempio del docente piemontese: "Non c'e' alcun dubbio che il Ministero dell'Istruzione stia tutt'ora palesemente violando le imperative disposizioni comunitarie discriminando i lavoratori precari della scuola e abusando dei contratti a termine ben oltre il limite consentito. Procederemo a depositare nei prossimi mesi centinaia di ricorsi per restituire dignità ai lavoratori della scuola e per far ottenere loro le progressioni stipendiali mai riconosciute e un equo risarcimento dei danni, anche in relazione al diritto all'integrale ricostruzione di carriera per il periodo pre-ruolo". "Il contrasto con i principi comunitari in materia di lavoro a tempo determinato, cosi' come interpretati dalla Corte di Giustizia - continua Pacifico - e' evidente anche alla luce della recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione che ha fatto chiarezza sul pieno diritto dei lavoratori precari al riconoscimento delle mancate progressioni stipendiali e all'immediata e integrale ricostruzioni di carriera del personale scolastico già di ruolo che ha prestato anni di servizio a tempo determinato". "Bisogna rivendicare il rispetto del proprio lavoro e della propria professionalità: aggiunge ancora Pacifico - un docente o un Ata con contratto a termine svolge la propria attività con le stesse mansioni e assumendosi le medesime responsabilita' del lavoratore a tempo indeterminato e a volte ha anche maggiore esperienza maturata in tanti anni di servizio". "Il riconoscimento del diritto alla medesima progressione stipendiale applicata ai lavoratori a tempo indeterminato e alla pari dignità con tempi certi per l'immissione in ruolo e' solo doveroso e il nostro sindacato dara', nuovamente, una risposta forte a questo governo che si finge 'cieco e sordo' davanti ai veri problemi dei lavoratori che da anni permettono il regolare svolgimento delle attività didattiche", conclude Pacifico.
Con provvedimento d'urgenza, il Tribunale del Lavoro di Civitavecchia sancisce il pieno diritto di un’insegnante - immessa in ruolo a seguito del piano straordinario decretato con la Legge 107/2015 - a ottenere l’assegnazione della sede di servizio definitiva “alla sede più vicina al domicilio della figlia minore da assistere tra quelle risultanti disponibili nella fase B della mobilità per l'anno scolastico 2016/2017”. Dal giudice è stata rilevata l'assoluta gravità e urgenza della situazione, proprio considerando come “la permanenza della ricorrente presso una sede di lavoro molto distante dal domicilio della figlia dunque, pregiudicherebbe in modo irreparabile l’assistenza e la cura della bambina”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la sentenza ha rilevato il contrasto tra il disposto normativo che tutela le persone disabili e il Contratto collettivo nazionale sulla mobilità del personale docente educativo ed Ata in corso. È doveroso che una mamma possa assistere la propria figlia e, contemporaneamente, svolgere l'attività di docente con serenità: i diritti dei lavoratori e delle persone con disabilità, che gli stessi assistono, non possono, infatti, essere violati con una generica norma transitoria o pattizia.
Ancora una volta l'Anief ottiene una dichiarazione di illegittimità della definitiva cancellazione dei docenti che non avevano prodotto domanda di aggiornamento/permanenza delle Graduatorie a Esaurimento: stavolta sono i tribunali del lavoro di Trapani e Taranto a dare pieno accoglimento alle tesi patrocinate dal nostro sindacato e a ordinare al MIUR l'immediato reinserimento di due nostri iscritti. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo, Maria Adamo e Massimo Menenti ottengono due sentenze impeccabili che impongono al Ministero dell'Istruzione il pieno rispetto della gerarchia delle fonti e, dunque, della normativa primaria che prevede la possibilità, per i docenti cancellati, di essere reinseriti nelle Graduatorie d'interesse all'atto dell'aggiornamento successivo a quello di cancellazione.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.