Con sentenza breve n. 5362/16, il Tribunale amministrativo regionale ha dato il via libera ad un altro plotone di candidati estromessi ingiustamente dal regolamento firmato dall’allora Ministro Francesco Profumo. Ora, dopo le pronunce del Consiglio di Stato e gli appelli del Miur respinti sui nuovi ricorsi presentati dai legali dell’Anief, l’attenzione si sposta sull’attuale concorso: si attende il parere della Camera di Consiglio del 19 maggio, che ci dirà se anche stavolta chi ha intrapreso un percorso universitario per fare l’insegnante potrà o meno partecipare alla selezione nazionale. In caso di parere positivo, il Miur dovrebbe predisporre l’immediata calendarizzazione delle prove suppletive.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il pregiudizio è così grave e irreparabile che, se non accolto nelle misure cautelari richieste in merito all’ammissione con riserva, potrebbe travolgere tutta la procedura visto che, comunque, già la Legge 107/2015 è stata rimessa dallo stesso Collegio al vaglio della Corte costituzionale per l’esclusione dei docenti di ruolo.