I precari hanno diritto a ricevere la Carta del docente degli ultimi cinque anni scolastici anche se non hanno mai partecipato ad attività di aggiornamento: lo ha stabilito il Tribunale di Marsala, sezione Civile e Lavoro, nell’accogliere il ricorso, prodotto dai legali Anief, in difesa di un insegnante che tra il 2020 e il 2024 ha realizzato delle supplenze annuali.
Sul Decreto Omnibus (As1222) nuovi aggiornamenti: in V e VI Commissione del Senato saltano per l'estraneità della materia la maggior parte degli emendamenti sulla scuola. Protestano le opposizioni che chiedono un riesame per la natura eterogeneo del testo normativo.
Il record dei docenti precari italiani denunciato da tempo dai sindacati, Anief in testa, sta diventando un tema nazionale sempre più dibattuto: è di queste ore il focus del Corriere della Sera, curato da Milena Gabanelli, che parla di «fabbrica» dei precari, nel quale si ricorda che “dal 2019 siamo sotto procedura di infrazione della Ue per uso prolungato e sistematico dei contratti a tempo determinato, in violazione delle direttive sul lavoro che impongono la stabilizzazione dopo 3 anni di servizio. Per tentare di archiviare la procedura il governo Meloni a inizio settembre ha inserito nel decreto «Salva-infrazioni» un indennizzo da 4 a 24 mesi a favore dei precari storici della pubblica amministrazione (qui art.12). Se questa «toppa» sarà accettata a Bruxelles è tutto da vedere. Ma come abbiamo fatto ad accumulare un numero così alto di precari? Per capirlo bisogna analizzare il sistema italiano di assunzione dei professori. Sembra studiato apposta per sconsigliare questa professione”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’agenzia Italia stampa. Nel decreto Salva infrazioni è previsto un indennizzo per i precari storici della pubblica amministrazione, Pacifico: “bisogna ricorrere per ottenere il risarcimento”.
Il giovane sindacato rappresentativo Anief promuove l’adesione al ricorso per il riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera e conseguente adeguamento stipendiale.
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