Un insegnante precario a cui non è stata assegnata la Carta del docente ha pieno diritto a rivendicarla, ancora di più se nel frattempo è entrato di ruolo o se permane nelle graduatorie del personale supplente: lo ha ribadito il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, nel condannare il Ministero a risarcire con 2 mila euro un precario che ha presentato ricorso, assistito da legali che operano per Anief, dopo essersi reso conto di avere svolto quattro supplenze annuali, tra il 2019 e il 2023, senza vedersi assegnare un euro per l’aggiornamento professionale.