Ancora una volta Anief esclusa che avverte: se non si ripristina organico di fatto a organico di diritto e se non si allineano gli stipendi all’inflazione a partire dall’utilizzo delle risorse derivanti dai tagli promessi dalla legge, se non si stabilizza il personale Ata come si vuole fare per gli LSU, allora si perderà un’occasione seria per risolvere diverse problematiche e si svelerà l’inutilità dell’accordo voluto dal Governo con alcuni sindacati rappresentativi.
Nuovo appuntamento al ministero dell’Istruzione per i sindacati rappresentativi con mandato scaduto, in attesa della firma dell’accordo quadro su permessi e distacchi. Ancora una volta, Anief, nonostante una formale e reiterata richiesta, benché rappresentativo, non è stato convocato per affrontare due temi dell’accordo preso a Palazzo Chigi. Secondo il presidente Marcello Pacifico la riduzione progressiva di posti, soprattutto al Sud, rappresenta una tendenza pericolosa, perché toglie risorse umane proprio alle regioni che ne hanno più bisogno. Sui compensi del personale, gli aumenti paventati non ci entusiasmano, perché il personale amministrativo, tecnico e ausiliario è quello più penalizzato economicamente di tutto il comparto del pubblico impiego, con salari medi non molto superiori ai mille euro al mese, cioè sopra il reddito minimo di cittadinanza. Anche per questo motivo, abbiamo scioperato e manifestato in piazza.