È ancora una volta targata Anief la débâcle subita in tribunale dal Ministero dell'Istruzione per l'illegittima discriminazione del lavoro precario perpetrato in violazione della normativa comunitaria. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le norme interne contrastanti con l'accordo quadro vanno disapplicate, saremo noi a portare ai tavoli delle trattative la voce dei precari e chiederemo con fermezza di risolvere un'ingiustizia che si protrae ormai da 20 anni.
Continuano le condanne a carico del Ministero dell'Istruzione per l'illecita discriminazione posta in essere a discapito dei docenti precari cui non viene riconosciuto il diritto a percepire le progressioni di carriera nonostante i tanti anni di servizio con contratti a termine. Il Giudice del Lavoro di Parma, infatti, non ha dubbi sulla solidità delle tesi patrocinate dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Irene Lo Bue e constata come il riconoscimento del diritto alle progressioni stipendiali attribuito solo al personale di ruolo configuri un'evidente discriminazione cui il Giudice nazionale deve porre rimedio interpretando le norme regolamentari e pattizie interne conformemente ai dettami eurounitari.