Il comma 7 dell’articolo 36 del nuovo Contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 parla chiaro: la formazione dei docenti svolta oltre l'orario di servizio va retribuita in contrattazione di istituto. Lo dice l’Anief, a tre giorni dall’entrata in vigore delle disposizioni del Ccnl sottoscritto all’Aran dalla maggioranza dei sindacati il 18 gennaio 2024: in base a quanto stabilito, il compenso deve essere di 19,25 euro lordi l'ora come da Tabella E1”.
Ormai la nostra vita è ampiamente gestita dalla tecnologia, anche il mondo del lavoro è cambiato e la conoscenza e gestione dei programmi informatici può rendere più agevole le attività lavorative.
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FEDERICO II, LE ARTI E IL SAPERE: EREDITA’ DI UN PATRIMONIO DA RISCOPRIRE
Anief ha attivato una campagna nata per far rispettare i diritti dei lavoratori della scuola, “Non un euro di meno”. Ogni utente, tramite apposito modulo, potrà registrarsi e richiedere gratuitamente informazioni e consulenza sul proprio stato matricolare e sugli eventuali diritti relativi alla giurisprudenza.
Ancora un ricorso vinto per la mancata assegnazione della card annuale da 500 euro ad un insegnante: stavolta a beneficiarne è stata una docente che a seguito delle supplenze svolte tra il 2018 e il 2023 per ottenere giustizia dal Tribunale di Verona si è avvalsa dell’azione vincente dei legali che operano per Anief. Il giudice del lavoro ha esaminato la situazione, ascoltato le parti ed emesso una sentenza nella quale non ha potuto fare altro che risarcire la docente della somma che l’amministrazione avrebbe dovuto assegnarli a seguito dei cinque anni di supplenze svolte: ha quindi condannato l’amministrazione scolastica a farle avere 2.500 euro, “oltre alla maggior somma tra gli interessi legali e la rivalutazione monetaria calcolata dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta”.
Dai tribunali italiani giungono ulteriori interessanti specifiche sulla Carta del Docente da assegnare certamente anche i precari: a Padova, il giudice lo scorso 23 aprile nell’assegnare 1.500 a un insegnante che aveva presentato ricorso con Anief ha detto che bastano 150 giorni per anno scolastico (paria alla “prestazione di un docente di ruolo part time”) e conformato che si possono avere i risarcimenti dell’ultimo quinquennio “con conseguente infondatezza delle pretese” da parte dell’amministrazione “riferite anche ai pregressi anni scolastici”.
La Carta del docente va assegnata ai precari aggiungendo ai 500 euro annuali anche “interessi legali e rivalutazione monetaria”: a stabilirlo è stato il Tribunale del lavoro di Venezia nel risarcire un insegnante che ha presentato ricorso tramite i legali Anief per avere svolto tre supplenze annuali tra il 2021 e il 2024. Secondo il giudice, infatti, “seguendo la recente Cassazione intervenuta sul punto ai sensi dell’art. 363-ter c.p.c. con la sentenza 29961/23, condivisa dal giudicante, la disposizione nazionale che limita la platea degli aventi diritto alla Carta Docente al personale di ruolo va disapplicata quantomeno con riferimento ai titolari di supplenze annuali e fino al termine delle attività scolastiche”.
“La politica del Governo per sostenere il lavoro e la scuola va apprezzata: il Consiglio dei Ministri ha fatto bene sulla proroga dei contratti a tempo determinato di oltre 6 mila collaboratori scolastici e nel dare supporti adeguati alle scuole svantaggiate. È positivo anche l’incremento di 100 euro, anche se sarebbe opportuno estenderlo fino a redditi di 40 mila euro, come serve un’azione ancora più incisiva per contrastare la precarietà”. A dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel commentare il via libera del Governo Meloni al decreto legge approvato per introdurre ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.
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