Dalla percentuale di aumento ipotizzato, come descritto nella relazione tecnica allegata al disegno di legge 2960, si ricavano gli aumenti mensili lordi per dipendente pubblico per gli anni 2016-2018, nel rispetto asserito dell’intesa raggiunta tra Governo e le organizzazioni sindacali del 30 novembre scorso. Per il biennio 2016/2017, netto dell’assegno di indennità di vacanza contrattuale (IVC), bloccato dal 2008 al 2018, sono previsti appena 9 euro di aumenti mensili. E solo 54 euro per il 2018. Al netto dei ricorsi e delle diffide per sbloccare l’indicizzazione dell’Indennità di vacanza contrattuale, la firma di questo contratto farebbe perdere 4.732 euro lordi a dirigente pubblico.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Bisogna calcolare che gli aumenti sono lordo Stato, per cui si deve dividere per 1,3838 e a sua volta detrarre il 35% di tassazione lordo dipendente. Eppure, se si sbloccasse l'indicizzazione dell'indennità di vacanza contrattuale dal 1° settembre 2015, per lo stesso triennio, lo Stato dovrebbe assegnare 4.732 euro lordi di arretrati e poi 368 euro mensili per il solo 2018. Per questo motivo, è importante inviare la diffida in attesa di una nuova pronuncia della Consulta per interrompere la prescrizione.
Prendono ufficialmente il via le operazioni che tra marzo ed aprile andranno a rinnovare nelle 8mila scuole autonome italiane le rappresentanze sindacali di 1 milione e 100 mila lavoratori, tra docenti e Ata. Nella delegazione Cisal sarà presente anche un rappresentante Anief: l’organizzazione sindacale autonoma del comparto Scuola che a distanza di dieci anni dalla sua fondazione punta a superare la soglia del 5% e a diventare quindi rappresentativa. Sarebbe un risultato storico. I presupposti perché ciò si realizzi ci sono tutti: il giovane sindacato autonomo ha infatti già assicurate una lista su due all’interno degli istituti scolastici (in totale 4mila). Inoltre, arriva a questo appuntamento con oltre il 6% delle deleghe (38mila) e oltre 6mila candidati. E continua, incessante, nella sua azione di ricerca di altri docenti e Ata interessati a costruire assieme una scuola finalmente giusta, equa, solidale e sicura.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Siamo pronti a cambiare il contratto collettivo nazionale in tutti i casi in cui non riconosce la parità di trattamento tra precari e di ruolo o tutto il servizio di ruolo nella ricostruzione di carriera o nei passaggi di ruolo; ma anche i contratti collettivi quadro, laddove prevedono la trattenuta del 2,5% in regime di TFR, i contratti integrativi che negano ai neo-assunti dal 2011 il primo gradino stipendiale o nella mobilità inseriscono blocchi o vincoli o non riconoscono il servizio nella paritaria. Tra i contratti che vogliamo rivedere ci sono pure quelli di istituto, laddove antepongono interessi personali o particolari al diritto nazionale e comunitario e alle fondamentali regole della trasparenza, del merito, dell'efficienza ed efficacia della PA. Abbiamo intenzione di attuare una rivoluzione, nel senso buono del termine: lo riteniamo necessario. Siamo convinti che con i dirigenti sindacali Anief finalmente soffierà un vento di diritto nelle nostre scuole, attraverso i tavoli della concertazione: un vento nuovo, indispensabile per organizzare al meglio le nostre scuole ed educare le generazioni del domani.
Chiunque, docente e Ata, volesse sostenere il sindacato a diventare rappresentativo ha la possibilità di farlo, candidandosi con Anief alla prossima campagna RSU 2018: basta inviare on line la propria candidatura.
Rimangono in piedi le richieste di modifica segnalate da Anief alle commissioni di competenza di Palazzo Madama che stanno decidendo in queste ore i contenuti del testo definitivo del disegno di legge 2960 da sottoporre all’Aula nei primi giorni della settimana.
“Ora, in Commissione Bilancio, i senatori li approvino per evitare che la Consulta su richiesta del Consiglio di Stato travolga la legge 107/15 e il corso-concorso che nel 2015 ha sanato il contenzioso del 2004 e soltanto parzialmente quello del 2011, autorizzando l'assunzione di più di 500 dirigenti scolastici in questi ultimi due anni. Cesserebbe così d'interesse il giudizio pendente presso la Corte costituzionale e si garantirebbe nel prossimo biennio la copertura delle 1.500 reggenze, nelle more della formazione delle graduatorie di merito del nuovo concorso nazionale e dei posti nuovi resi disponibili dal prossimo turn-over”, dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir.
Emendamenti 53.10 e 53.11 sulla sanatoria concorso per dirigenti scolastici 2011: la dichiarazione di inammissibilità della V Commissione permanente del Senato.
Secondo il giovane sindacato il regolamento pubblicato penalizza in modo eclatante i precari, i neoassunti e diverse categorie di docenti seppure con esperienza pluriennale nella scuola. Tali clausole daranno avvio a numerosi contenziosi. I ricorrenti potranno produrre la domanda cartacea predisposta dall'Ufficio Legale Anief e inviarla entro il termine del 21 dicembre 2017 a mezzo raccomandata A/R, seguendo le istruzioni e procedendo all'adesione al ricorso Anief. È consigliabile consultare il sito internet Anief per verificare quali siano i ricorsi previsti.
Inoltre Eurosofia ha delineato, in collaborazione con Anief, un percorso di studi rapido ed efficace grazie all’esemplificazione dei provvedimenti amministrativi che devono essere posti in essere e che pretendono precise competenze organizzative, didattiche e relazionali.
Pubblicato il bando di concorso per la selezione di 2.900 docenti, da ammettere al corso di formazione per nuovi Dirigenti Scolastici. Rimangono esclusi dalla procedura i docenti precari e il personale neo-immesso in ruolo o di ruolo che non ha superato l'anno di prova. Avviate le procedure di adesione al ricorso Anief per la loro partecipazione: già pronto il modello cartaceo con relative istruzioni operative riservate ai ricorrenti.
Possono aderire al ricorso tutti i docenti precari abilitati in possesso di laurea (magistrale, specialistica o del vecchio ordinamento, oppure di diploma accademico di II livello o diploma accademico di vecchio ordinamento) che hanno prestato almeno 5 anni di servizio utile (180 gg di servizio per anno scolastico prestato anche in modo non continuativo, oppure servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale) con contratti a tempo determinato in scuola statale o paritaria. La domanda di partecipazione cartacea, utile ai fini della corretta proposizione del ricorso, dovrà essere spedita per raccomandata A/R entro i termini stabiliti dal Miur (dal 29 novembre al 29 dicembre).
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Ancora una volta il nostro sindacato si opporrà alle illegittime discriminazioni poste in essere dal Ministero dell'Istruzione. Il TAR Lazio ci ha già dato ragione nel 2011 sull'illegittimità dell'esclusione del personale precario dalla possibilità di partecipare al Concorso per accedere ai ruoli dirigenziali della scuola pubblica e patrocineremo nuovamente i loro diritti così come tuteleremo il diritto alla partecipazione del personale neo-immesso in ruolo che ancora non ha superato l'anno di prova.
Tutti gli iscritti Anief, possono usufruire di tariffe agevolate per l'iscrizione ai corsi di preparazione al concorso DS organizzati dall'Ente Eurosofia.
Sono state rese note le bozze della tabella di valutazione titoli del prossimo concorso a cattedra che impegnerà nelle varie prove concorsuali migliaia di docenti precari abilitati e non. Ai fini dell’esito della selezione, grande rilevanza avrà il servizio svolto. Premesso che l’insegnamento prestato su posti di sostegno è valutato solo nella specifica procedura concorsuale, come regola generale il Miur ha deciso di valutare come anno scolastico il servizio prestato a tempo determinato, per un periodo continuativo non inferiore a 180 giorni per ciascun a.s. Viene anche considerato valido il servizio svolto nei percorsi di formazione professionale, di cui al capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
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