Gli stipendi degli insegnanti e del personale Ata continuano a rimanere troppo indietro rispetto al costo della vita, almeno del 15%. È evidente. Ancora di più perché lo Stato non li adegua all’inflazione, negando gli importi previsti dalla legge in attesa del rinnovo contrattuale. La mancata assegnazione delle somme si evince già dagli arretrati, che riguardano la Retribuzione professionale docente (Rpd) per gli insegnanti e il Compenso individuale accessorio (Cia) per il personale Ata: grazie al rinnovo del Ccnl, è stato applicato un incremento a decorrere da gennaio 2022, la cosiddetta indennità di vacanza contrattuale, ma questa somma in toto non è mai arrivata per intero.