Gli stipendi degli insegnanti e del personale Ata continuano a rimanere troppo indietro rispetto al costo della vita, almeno del 15%. È evidente. Ancora di più perché lo Stato non li adegua all’inflazione, negando gli importi previsti dalla legge in attesa del rinnovo contrattuale. La mancata assegnazione delle somme si evince già dagli arretrati, che riguardano la Retribuzione professionale docente (Rpd) per gli insegnanti e il Compenso individuale accessorio (Cia) per il personale Ata: grazie al rinnovo del Ccnl, è stato applicato un incremento a decorrere da gennaio 2022, la cosiddetta indennità di vacanza contrattuale, ma questa somma in toto non è mai arrivata per intero.
L’Ufficio Studi Anief ha realizzato degli esempi: un docente della scuola secondaria in classe 9, a dicembre, ha ricevuto un assegno pari a 846,61 euro, ma lo Stato gli deve ancora 3.192,36 euro. Un insegnante precario a marzo ha ricevuto un assegno mensile aggiuntivo di 63,78 euro, peccato che doveva essere di 142,76, e per il passato l’amministrazione gli deve ancora: 2.334,97 euro. “Consigliamo ai docenti di ruolo e precari, ma vale anche per i lavoratori Ata, di rivolgersi al nostro sindacato per bloccare la prescrizione e chiedere di avere le somme corrette: i ricorsi li seguiranno i nostri legali, specializzati in questo genere di cause giudiziarie”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Sono già in 3 mila i lavoratori della scuola ad avere intrapreso questa strada.
Per fare il punto della situazione, speciale in diretta su Orizzonte Scuola TV, lunedì 25 marzo alle 15:30. In collegamento Marcello Pacifico. Conduce Andrea Carlino.
Per sapere quanto lo Stato deve a ogni lavoratore della scuola e dipendente pubblico per mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale piena basta controllare il proprio cedolino dello stipendio: si verifica l’assegno corrisposto nel mese di dicembre 2023 e si divide la cifra per 13 mensilità. La somma ricavata, quindi, si moltiplica per la tabella messa a disposizione dall’Anief. Ogni dipendente scoprirà di avere diritto a degli arretrati che vanno dai 2mila ai 4 mila euro. A quel punto avrà buoni motivi per rivolgersi al nostro sindacato.
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