È imminente l’avvio del concorso straordinario semplificato per docenti di tutti i corsi della scuola pubblica, il primo della fase straordinaria prevista dal Pnrr. La conferma, scrive oggi Orizzonte Scuola, è arrivata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Siamo pronti a partire entro fine mese, attendiamo solo il via libera della Commissione europea sul bando. I posti di questa tornata saranno 40 mila: abbiamo recuperato i 10 mila non coperti l’estate. E in sede di verifica finale per il superamento del periodo di prova ci sarà una novità: la lezione simulata per valutare la capacità didattica”. Valditara conferma anche i 10 mila posti in più rispetto al decreto pubblicato il 3 agosto in Gazzetta Ufficiale, recuperandoli dai posti non assegnati quest’anno alle immissioni in ruolo.
Il Governo vuole realizzare la riforma degli istituti tecnici e professionali: il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha fatto sapere che domani “in Consiglio dei Ministri realizzeremo il varo del provvedimento e sarà un canale formativo di Serie A”. L’obiettivo è l’avvio, dal 2024/25, di una sperimentazione in larga scala del modello 4+2, percorsi quadriennali più due ulteriori annualità negli Its Academy (potrà coinvolgere fino a un massimo del 30% di istituti tecnici e professionali del territorio). Per Valditara, la scuola non è solo un luogo dove si acquisiscono competenze accademiche, ma anche un ambiente in cui deve essere valorizzata la “cultura del lavoro”: la scuola, sostiene il ministro, deve avere il compito di preparare i giovani al mondo del lavoro, offrendo opportunità concrete di crescita professionale. Il piano prevede una diversa scansione temporale degli anni di corso, con la possibilità di essere immessi prima nel mondo del lavoro, maggiori opportunità di stage e formazione in azienda, specializzazioni più adeguate alle richieste delle aziende e da completare attraverso l’inserimento in pianta stabile nel modello formativo superiore degli Istituti tecnici superiori che verranno quindi potenziati.
Arriva in Gazzetta Ufficiale, il decreto legge, n.123, del 15 settembre, noto come decreto Caivano, con all’interno le misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, già approvato dal governo lo scorso 7 settembre. Il testo verrà ora esaminato dal Senato e dovrà essere convertito entro metà novembre. Le disposizioni approvate finora prevedono il risanamento e la riqualificazione del territorio del Comune di Caivano, anche per favorire lo sviluppo economico e sociale dell’area, l’applicabilità delle misure cautelari ai minori di 18 anni. A livello prettamente educativo, si prevedono in generale specifici percorsi di reinserimento e rieducazione del minore autore di condotte criminose, ma anche importanti azioni nelle scuole più a rischio dispersione, la formazione ad hoc di docenti, che aumenteranno anche di numero, incentivi a chi rimane nella stessa sede scolastica per tre anni, pene fino a due anni di carcere per le famiglie che non mandano i figli a scuola, una “stretta” sulla fruizione di contenuti on line non adatti ai minori, l’ammonimento per i giovani tra i 12 e i 14 anni, più severità verso gli over 14.
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