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Prosegue all’Aran la discussione relativa alle sequenze contrattuali riferite all’articolo 178 dell’ipotesi di Contratto collettivo nazionale 2019/21, sottoscritta il 14 luglio scorso. Come annunciato, oggi all’Aran si è svolto il primo incontro, con all’ordine del giorno i temi di cui alle lettere e) e g): in apertura di riunione, la parte pubblica ha confermato la sua prima proposta, ritenendo possibile la definizione di una normativa per il Tecnologo a tempo indeterminato universitario all’interno del profilo EP, mentre per i contratti di ricerca ha proposto di limitare il confronto alla sola possibilità di inserire nel CCNL il valore dell’importo del trattamento economico. Anief ha argomentato la contrarietà sia alla ipotesi dell’Aran sui contratti di ricerca, sia al Tecnologo a tempo indeterminato.
Il Veneto anticipa i tempi sulla regionalizzazione della scuola, al quale tanto tiene il ministro leghista per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. Senza attendere l’iter di approvazione del disegno di legge che il Governo sta portando avanti, il governatore Luca Zaia ha dichiarato espressamente di volere regionalizzare l’istruzione: “occorre gestire il personale come avviene per la Sanità”, ha spiegato il presidente della Regione Veneto, che si ispira al modello vigente in Alto Adige. Zaia, inoltre, ribadisce che la proposta non riguarda la nazionalità o l’origine degli insegnanti, ma piuttosto l’efficienza della gestione: “qui può venire a lavorare anche un siciliano, i bandi sarebbero aperti a tutti”.
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