“Se l’anno scolastico 2023-2024 si apre con oltre 200 mila cattedre, un numero impressionante, pari agli abitanti di una città come Venezia, di cui la metà di sostegno, e decine di migliaia di posti di Ata assegnati ai supplenti è tutta colpa dei governi che hanno precarizzato la scuola non tenendo conto delle stabilizzazioni automatiche dopo 36 mesi indicate dall’Unione europea”: lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief all’indomani della comunicazione ai sindacati da parte del ministero dell’Istruzione e del Merito sui ritardi delle nomine in ruolo e di conseguenza delle assunzioni a tempo determinato.
“Anche quest’anno le immissioni in ruolo dei docenti si realizzeranno in ritardo, ma soprattutto in misura dimezzata rispetto al contingente ufficiale di oltre 50mila posti autorizzati lo scorso mese dal ministero dell’Economia e delle Finanze: tante cattedre, benché vacanti, diventeranno così ulteriori migliaia di supplenze annuali che complessivamente, considerando quelle già esistenti e i posti in organico di fatto, collaboreranno nell’eguagliare o superare l’ignobile record dei 200mila contratti a tempo determinato”. Il commento è di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che ha in questo modo dire la sua sui ritardi e sulle mancate nomine in ruolo, emersi oggi durante l’incontro dei sindacati rappresentativi con i dirigenti del ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il sindacato Anief proroga i termini per aderire al ricorso: Marcello Pacifico, presidente nazionale, ha spiegato come “sono tantissime le adesioni dei triennalisti esclusi dall'accesso al TFA sostegno. Non è quello che diceva la legge: noi l'avevamo fatta cambiare in Parlamento".
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