La bassezza degli stipendi della scuola si evidenzia non solo quando si confrontano con quelli dell’estero ma anche con i compensi dati a fine mese in Italia: l’ultimo raffronto impietoso è con i nostri metalmeccanici, che tra il 2021 e il 2024 hanno complessivamente fatto registrare un aumento medio lordo di 310,9 euro distribuito in quattro tranche (25 euro, 25 euro, 123,4 euro e 137,5 euro approvato solo pochi giorni fa). “Si tratta di un incremento di oltre il 16%, molto vicino al 18% ottenuto dai bancari Abi”, scrive la stampa economica nazionale.
“Sulla mobilità e i trasferimenti del personale scolastico continuano a vigere degli assurdi vincoli che negano anche il diritto al ricongiungimento con la famiglia: per spostarsi sui posti privi di titolare, almeno si dia la possibilità a tutti i lavoratori di presentare la domanda di assegnazione provvisoria, anche agli oltre 40 mila neo-assunti 2023/2024 con domanda cartacea”. Lo chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, rivolgendosi al ministero dell’Istruzione e del Merito.
Oggi quasi la metà dei 300.0000 alunni e studenti con disabilità certificata viene affiancato un docente di sostegno privo di specializzazione: lo sostiene il Centro studi Orizzonte Scuola che ha elaborato una fotografia in numeri, utilizzando i dati ufficiali, dei posti di sostegno relativi al prossimo anno scolastico. Dallo studio emerge che nel 2023/24 i docenti non specializzati oggi sono 84.500, un numero in calo rispetto agli anni passati (il picco si è avuto nel 2021/22 con 90.339) e questo comporta che 136.000 alunni si ritroveranno a fianco di un docente non adeguatamente formato per il lavoro che dove svolgere.
“Ma quale continuità didattica può garantire la scelta di un docente precario da parte delle famiglie degli alunni disabili? È come se si chiedesse ai familiari di una persona con patologie di decidere la terapia da adottare per curare il parente. La verità è sempre e solo una: per alzare la qualità della didattica speciale, per avere meno cambi di cattedra possibili, bisogna immettere in ruolo i docenti specializzati e se non ci sono specializzarli il prima possibile”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in risposta alla volontà del Governo di dare la possibilità, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente in servizio nel precedente anno scolastico, anche attraverso la valutazione da parte del dirigente scolastico.
I candidati docenti risultati idonei al termine dei concorsi trovano finalmente la considerazione che meritano in vista della loro stabilizzazione professionale: lo prevede il decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126, un provvedimento che abbraccia sia i partecipanti ai concorsi svolti nel 2016, sia i candidati del 2020,con tanti di loro inaspettatamente depennati dopo essere stati assunti a tempo indeterminato. C’è soddisfazione nel presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, a capo del sindacato che tanto ha fatto perché ciò avvenisse: “Grazie al nostro operato – dice il leader dell’Anief – tanti aspiranti docenti riavranno la loro immissione in ruolo”.
L’anno scolastico è arrivato al capolinea: tra il 7 e l’8 giugno terminano le lezioni in quasi tutte le regioni e con l’inizio della prossima settimana sarà la volta anche della rimanente Toscana, più le province di Trento e Bolzano. Le scuole seggio, a prescindere dalla regione, hanno invece già terminato le attività didattiche per via delle elezioni europee. La fine della scuola per tanti insegnanti precari, scrive oggi la stampa specializzata, non è un evento da festeggiare: “con il termine delle attività didattiche resteranno senza lavoro e con tantissimi dubbi circa il loro futuro”. Quindi, Orizzonte Scuola racconta la storia da un supplente, con “le sue difficoltà e l’amarezza di chi ogni anno conclude un’esperienza senza sapere cosa gli accadrà in futuro.
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