“Cento euro in più in busta paga con un mese di ritardo, non più a dicembre con la tredicesima bensì a gennaio 2025, solo a chi ha un reddito annuale fino a 28 mila euro, un coniuge e almeno un figlio a carico? È una misura rivolta ad una platea lavoratrice limitata e nemmeno strutturale, dunque il ‘contentino’ che non ha nulla a che vedere con la svolta che serve sugli stipendi dei dipendenti, a iniziare dai lavoratori della scuola che nell’amministrazione pubblica, con appena 24mila euro medi annui, percepiscono meno di tutti addirittura oltre 20mila in meno a quelli in seno alle forze armate”. Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commenta le anticipazioni che, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, la premier Giorgia Meloni ha fornito ai sindacati in queste ore come risposta del Governo all’inflazione che sta sempre più divorando i compensi dei lavoratori pubblici.