Pubblicate le lettere per i Concorsi PNRR. La convocazione sarà inviata almeno 15 giorni prima dello svolgimento della prova orale di ciascun candidato.
Il concorso per la scuola primaria e dell'infanzia, bandito per 15.340 posti ha visto presenti alle prove scritte 55.676 docenti, hanno superato la prova in 44.615 pari all'80% circa dei presenti. Per la scuola secondaria: passa all’orale 86% dei presenti alla prova scritta, 73.500 non si sono presentati.
Hai un maggiore margine di possibilità.
“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione” (Seneca)
Hai tempo solo fino al 4 aprile per iscriverti! Ti informiamo che Eurosofia, ECP Pegaso, ha riaperto eccezionalmente le iscrizioni alla seconda sessione di lezioni dei percorsi abilitanti 30 CFU art. 13, riferito ai docenti in possesso di abilitazione su classe di concorso (rientrano anche gli ingabbiati) e ai docenti con specializzazione sul sostegno.
Potrà visionare le classi di concorso e le schede tecniche in questa pagina.
Sulla scelta dei docenti di sostegno non di ruolo il Governo va avanti per la sua strada annunciata alcune settimane fa dal ministro Giuseppe Valditara, senza tenere minimamente conto delle indicazioni fornite dal sindacato: nel disegno di legge Semplificazione, approvato poche ore fa dal Consiglio dei Ministri, è presente una proposta di modifica del decreto legislativo n. 66/2017, che se tradotta in legge darà l’opportunità alle famiglie, se lo riterranno opportuno, di chiedere la conferma del docente precario sulla cattedra di sostegno, pur con il consenso del docente e qualora non sia intervenuta l’assegnazione di un docente di ruolo. Anief ribadisce la netta contrarietà a questa proposta: “Non è nel precarizzare il rapporto di lavoro che si ottiene la continuità didattica e il diritto allo studio ma nello stabilizzare gli stessi supplenti e nello specializzarli”, spiega Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato autonomo.
Oggi pomeriggio sarà inviata alle scuole una nota ministeriale esplicativa sulle procedure che le lavoratrici madri di 3 o più figli a tempo indeterminato dovranno attuare per poter aspirare alla decontribuzione previdenziale annua di massimo 3000 euro.
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