Commento di Salvatore Nocera (Aipd) alla sentenza con cui il Tar di Napoli ha “censurato le classi pollaio”, riducendo a 17 il tetto massimo, quando siano presenti insieme disabilità e rischio sismico. “Sentenza epocale, perché la violazione di questa norma rende difficile l'inclusione, anche in presenza di un adeguato numero di ore di sostegno”.
La promessa è stata fatta dai dirigenti del Miur ai sindacati, con l’amministrazione che si è detta disposta “a modificare il suddetto articolo attraverso ‘l’emanando decreto’’’. In questo modo, si supererebbe il problema posto dal “nuovo Regolamento sulle classi di concorso che, oltre a presentare diversi errori materiali, non prevede garanzie per i docenti già inseriti nelle graduatorie di Istituto, sulla base dei titoli conseguiti antecedentemente all’entrata in vigore del DPR n. 19/2016”. In questo modo, il percorso formativo abilitante per le discipline d’insegnamento comuni si aggiungerebbe al Tfa già avviato per il sostegno agli alunni disabili, seppure per un numero di posti ridottissimo rispetto a quelli effettivamente liberi. I tempi per la pubblicazione del bando, tra l’altro, non dovrebbero essere troppo lunghi, dal momento che già la scorsa estate il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, disse che era stata già depositata la documentazione del nuovo tirocinio formativo attivo per mettere a bando 16.436 posti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il Miur fa bene a spianare la strada a un Tfa aperto a una rosa estesa di possibili partecipanti, visto che si tratta di personale che è comunque interessato a svolgere questa professione. Va, poi, ricordato che la delega sul ‘Nuovo reclutamento, formazione iniziale e in servizio degli insegnanti’ non è vicina al compimento: poiché la sua attuazione richiede, dopo la pubblicazione del decreto, una serie di verifiche istituzionali obbligatorie e diversi altri atti successivi, è quindi inevitabile che questo lasso di tempo dovrà essere coperto dal conferimento di un adeguato numero di nuovi abilitati. Ancor di più, perché la nuova legge delega in materia prevede l’introduzione di un praticantato biennale che dovranno svolgere tutti gli aspiranti docenti che vinceranno il concorso. Ora, visto che passeranno diversi anni, tanto vale organizzarsi e coprire da subito questo ‘buco’.
Non era mai accaduto che in pochi mesi, come è avvenuto nell’anno scolastico in corso, due milioni e mezzo di alunni cambiassero insegnante. Tanto che in queste ore Tuttoscuola parla di un vero e proprio “anno nero per la continuità didattica”: la stessa rivista spiega i motivi per cui la situazione, in futuro, non cambierà, con “migliaia di docenti (soprattutto meridionali)” che “resteranno forse delusi”, perché “i posti disponibili al Sud sono pochi”. In questa situazione è normale che i livelli di apprendimento siano in difetto rispetto alle altre regioni del Centro-Nord.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Nessuno parla però del fatto che al Sud c’è un altissimo tasso di abbandono scolastico, il record di disoccupazione e di Neet, oltre che di mancato supporto ai giovani da parte delle istituzioni e delle realtà imprenditoriali. La stessa alternanza scuola-lavoro, nelle regioni del Sud non è mai decollata. In questa situazione è normale che i livelli di apprendimento siano in difetto rispetto alle altre regioni del Centro-Nord. Servono maggiori risorse economiche, per rendere davvero professionalizzante gli stage formativi e le forme di collegamento con il mondo del lavoro. Inoltre, dovrà essere data una sola scuola a preside fornendo incentivi veri per chi si spende quotidianamente in tali contesti; bisognerà, poi, portare l’obbligo formativo dagli attuali 16 anni di età ai 18. Infine, sarebbe fondamentale introdurre la classe cosiddetta ‘ponte’ a cinque anni, con la presenza contemporanea dei maestri della scuola dell’infanzia e primaria.
Di nuovo ritardi nelle buste paga del Miur, spostato per la terza volta il termine per il saldo definitivo. I sindacati: "Insegnanti fuori sede in grave difficoltà".
Bisogna consentire aggiornamento e inserimento in GaE, nel 2017, a tutti gli abilitati ed educatori, nonché allineare organico di fatto a quello di diritto e sbloccare le assunzioni; bisogna, inoltre, assumere a tempo indeterminato anche su posti in deroga di sostegno, nonché promuovere il piano straordinario di immissioni in ruolo con potenziamento infanzia e Ata. È necessario, poi, bandire i concorsi a DS, DSGA, TFA, riaprire il Concorso a cattedra ai laureati e liberare i posti per vincitori/idonei prorogando le GM. Queste sono alcune delle proposte illustrate ai senatori, in questi giorni, dal presidente Anief. Intanto, anche la Corte di Appello di Milano respinge il ricorso del Miur e conferma il reinserimento in GaE di una docente cancellata.
ROMA, 10 GEN - È quasi tutto pronto per lo svolgimento delle prove suppletive del concorso a cattedra 2016, cui faranno parte migliaia di docenti inizialmente esclusi: dopo una lunga serie di ordinanze favorevoli ai ricorrenti, il Ministero dell'Istruzione ha infatti pubblicato una nota di chiarimento nella quale spiega che tutte le operazioni (prove scritte, orali, valutazione titoli e pubblicazione degli esiti) si concluderanno entro il prossimo mese di giugno. A renderlo noto è l'Anief. "A svolgere le prove saranno - spiega il sindacato - diverse tipologie di aspiranti docenti, tutti in un primo tempo esclusi e che ora avranno la possibilità concreta di andare a concorrere per gli oltre 63mila posti messi a bando, un terzo dei quali privi già di aspiranti a seguito dell'alto numero di respinti in occasione delle prove concorsuali ordinarie: a concorrere per i posti sarà il personale già di ruolo, gli insegnanti tecnico pratici, i diplomati magistrale a indirizzo linguistico, i dottori di ricerca il cui titolo è stato considerato abilitante, i diplomati Isef, gli educatori, i docenti che hanno ottenuto l'abilitazione disciplinare o la specializzazione su sostegno dopo la scadenza per la presentazione della domanda, oltre che i docenti che hanno ottenuto il riconoscimento dell'abilitazione conseguita all'estero dopo la scadenza per la presentazione della domanda di accesso al concorso. Dopo il via libera del Consiglio di Stato, a svolgere le verifiche di competenze suppletive saranno anche i ricorrenti che hanno concluso i percorsi formativi Afam e Pas, a cui il Ministero dell'Istruzione aveva negato l'accesso non considerando che i ritardi nel conseguimento dell'abilitazione non dipendevano certo dalla volontà dei candidati stessi". Entro il 20 gennaio - informa sempre l'Anief - gli Uffici Scolastici Regionali pubblicheranno gli elenchi dei ricorrenti già censiti e ammessi. Alla fine del mese di febbraio sarà completato il collaudo delle aule disponibili per lo svolgimento delle prove. Nella seconda settimana del mese di marzo sarà pubblicato l'abbinamento candidati-aule distribuiti in ordine alfabetico. Ciò sarà fatto in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del calendario nazionale delle prove: la prova scritta è comunque prevista per il mese di aprile 2017 e, a inizio estate, sono previste le graduatorie di merito definitive.
Aveva ragione il sindacato a ricorrere contro l’illegittima esclusione di una lunga serie di tipologie di aspiranti insegnanti: potranno accedere alla coda di verifiche i lavoratori già di ruolo, gli insegnanti tecnico pratici, i diplomati magistrale ad indirizzo linguistico, i dottori di ricerca il cui titolo è stato considerato abilitante, i diplomati Isef, gli educatori, i docenti che hanno ottenuto l’abilitazione disciplinare o la specializzazione su sostegno dopo la scadenza per la presentazione della domanda, oltre che i docenti che hanno ottenuto il riconoscimento dell’abilitazione conseguita all’estero dopo la scadenza per la presentazione della domanda di accesso al concorso. Dopo il via libera del Consiglio di Stato, a svolgere le verifiche di competenze ulteriori saranno anche i ricorrenti che hanno concluso i percorsi formativi Afam e Pas.
Entro il 20 gennaio, gli Uffici Scolastici Regionali pubblicheranno gli elenchi dei ricorrenti già censiti ed ammessi. Alla fine del mese di febbraio sarà completato il collaudo delle aule disponibili per lo svolgimento delle prove. Nella seconda settimana del mese di marzo sarà pubblicato l’abbinamento candidati–aule distribuiti in ordine alfabetico. Ciò sarà fatto in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del calendario nazionale delle prove: la prova scritta è comunque prevista per il mese di aprile 2017 e, a inizio estate, sono previste le graduatorie di merito definitive.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ancora una volta l’azione dell’Anief ha prodotto pregevoli risultati, riparando in questo modo alle numerose ingiustizie che il Miur ha posto in essere con l'emanazione dei bandi del concorso 2016 proprio a discapito di molti lavoratori precari della scuola, spesso con diversi anni di esperienza di insegnamento alle spalle ma incredibilmente esclusi dalla prova concorsuale che avrebbe potuto dare loro la possibilità di accedere all’immissione in ruolo: ponendo fine, in questo modo, al lungo periodo di precariato cui sono stati costretti.
Il blocco in questione per gli assegni INPS superiori a tre volte il minimo è stato ribadito dalla legge 65/2015 che sarà scrutinata dal giudice delle leggi. Le ultime due ordinanze in ordine di tempo (nn. 32 e 33 emesse dalle Corti dei Conti di Abruzzo e Piemonte) sono state ottenute nel dicembre 2016 grazie all’azione legale promossa dalla Confedir, dichiara il segretario organizzativo Marcello Pacifico. Invia la diffida per interrompere i termini di prescrizione in attesa della pronuncia della Consulta che ha già dichiarato illegittimo il precedente blocco previsto dall’art. 24, c. 25 del DL 201/2011 come convertito dalla legge 214/2011 con la sentenza n. 70/2015 e aderisci al ricorso in convenzione con Radamante. Nel frattempo, stiamo diventando sempre più un popolo di anziani: presto 1 italiano su 3 sarà ultra 65enne, servono provvedimenti straordinari e non alzare gli anni di contributi.
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