Sottoscrivere una supplenza fino al termine delle lezioni o con scadenza 30 giugno significa essere equiparati a tutti gli effetti, anche per i diritti, ai docenti di ruolo: per questo la Carta del docente deve andare anche ai supplenti. Lo ha ribadito il Tribunale ordinario di Viterbo che a fronte del ricorso prodotto dai legali Anief, in difesa di una insegnante che ha svolto insegnamento tra il 2020 e il 2023, ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire la docente con i 1.500 euro di card per l’aggiornamento più gli interessi nel frattempo maturati.