Manca pochissimo alla chiusura dalla “finestra” per la presentazione delle domande per partecipare al primo concorso come docenti di educazione motoria nella scuola primaria, come previsto dal D.D.1330 del 4 agosto 2023: in “palio” vi sono 1.740 posti. I vincitori diventeranno insegnanti a tutti gli effetti. Secondo il regolamento non potranno concorrere a questa importante tornata concorsuale i diplomati Isef, ma secondo l’Ufficio legale Anief non se ne comprendono le ragioni poiché si tratta di diplomati che hanno superato un lungo e complesso iter di studi e di esami analogo a quello degli altri partecipanti. Il giovane sindacato ha quindi predisposto un ricorso al Tar del Lazio: i diplomati Isef fino a domani, 6 settembre, hanno la possibilità di chiedere al tribunale regionale l’ammissione con riserva al concorso. Anief, inoltre, ha avviato un form di preadesione gratuita per l’inserimento nelle graduatorie di merito di tutti gli idonei che supereranno le prove del concorso e non dei soli vincitori in base ai contingenti autorizzati, come invece previsto nel bando.
"Sui docenti precari della scuola lo Stato continua a sbagliare: anche quest’anno sono andate perse oltre il 20% delle immissioni in ruolo, con 10mila supplenti costretti a rifiutare posto fisso perché proposto dall’algoritmo lontano dalla loro residenza. Le loro cattedre andranno ad aggiungersi alle 200mila già destinate a supplenza annuale. Sulle mancate accettazioni delle stabilizzazioni pesano tantissimo i vincoli sulla mobilità dei neo-assunti e la mancanza di una specifica indennità di sede".
Le nomine annuali dei docenti continuano ad essere caratterizzate da ritardi ed errori: alle procedure slittate di pochi o diversi giorni, a causa del protrarsi delle operazioni in alcune province, come dichiarato qualche giorno fa dall’amministrazione ai sindacati rappresentativi, in più Uffici scolastici si stanno sommando diversi problemi sulle individuazioni dei candidati: nello specifico, vi sono province dove non si è rispettato l’ordine delle graduatorie Gae e Gps con beffa finale perché anche i ‘bollettini’ che avrebbero dovuto fare ordine risultano sbagliati; in altri casi ad essere danneggiati, con esclusione automatica dalle convocazioni, risultano i supplenti che tra le 150 scuole prescelte non hanno indicato le scuole con posti liberi; non mancano gli ormai soliti problemi insiti nell’algoritmo; infine, vi sono già dei casi di territori senza più aspiranti docenti in tutte le graduatorie – di merito e dei precari –, con ricorso (e ulteriori allungamenti dei tempi per organizzare le procedure) da parte dei dirigenti delle liste di attesa degli istituti se non addirittura delle ‘messe a disposizione’.
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