Oggi si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, la ricorrenza istituita dall'ONU nel 1992 con l’obiettivo di difendere e salvaguardare la qualità della vita delle persone con disabilità rispetto ai principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società. Anche il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha sottolineato l’importanza della ricorrenza odierna, “ribadendo tali principi, al fine di garantire pari opportunità e assenza di discriminazioni e promuovendo la consapevolezza in merito alle diverse forme di disabilità”.
Presto 600 mila insegnanti si ritroveranno in busta paga una trattenuta stipendiale di 20 euro al mese: arriverà, con l’insolita modalità del silenzio-assenso, dopo l’accordo sottoscritto lo scorso 16 novembre tra l’Aran e i sindacati istitutori del Fondo Espero, a eccezione di Anief. Con quell’accordo è stato dato il via libera all’iscrizione automatica al Fondo del personale docente, Ata ed educativo assunto dal 1° settembre 2019: quindi, sono 400 mila i docenti assunti in ruolo interessati, i precari immessi in ruolo negli ultimi 4 quattro anni, a cui se ne aggiungono altri 200 mila, chiamati come supplenti annuali o al termine delle attività didattiche ogni anno che hanno già detto no al Fondo Espero ma che avranno attivate nonostante la loro volontà la trattenuta per via del silenzio-assenso voluto dai sindacati che hanno fatto eleggere propri dirigenti sindacali negli organi di controllo del fondo.
Il sindacato nella memoria presentata al Decreto Anticipi aveva chiesto alla maggioranza di onorare l'impegno originario di confermare l'organico aggiuntivo riattivato non più al solo 15 aprile ma per tutta la durata del PNRR, ovvero fino all'estate del 2026. Il numero dei posti di personale ATA (2/3 collaboratori scolastici, 1/3 amministrativi) pertanto già individuato potrà essere confermato nei prossimi tre anni.
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