“Più che un contratto quello di stamattina è un’integrazione contrattuale a quello già esistente: rispetto ai vincoli, abbiamo potuto operare limitatamente a quello che ci è stato consentito dalla legge”: a spiegarlo è stato Stefano Cavallini, rappresentante della segretaria nazionale di Anief, durante una trasmissione svolta su Orizzonte Scuola. La specifica è arrivata subito dopo l’accordo tra il Ministero e i sindacati firmatari del CCNL 2019/21 riguardo l’aggiornamento del CCNI Mobilità 2022-2025 alla luce dei recenti interventi normativi e contrattuali.
Arriva la Circolare Inps con le indicazioni e le scadenze delle domande per l’Ape sociale 2024, la formula che permette l’anticipo pensionistico senza particolari penalizzazioni perché agganciata a professioni che comportano stress da lavorio di vario genere. La Circolare, che tiene conto delle modifiche della legge di bilancio 2024, dell’articolo 1, comma 136, della legge n. 213 del 2023, quindi dell’innalzamento del requisito anagrafico, stabilisce che le disposizioni in materia di Ape sociale continuano ad applicarsi ai soggetti che si trovano nelle condizioni (previste dalle lettere da a) a d) dell’articolo 1, comma 179, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, fino al 31 dicembre 2024) in presenza del requisito anagrafico di 63 anni e 5 mesi.
Si è appena concluso l’incontro sul CCNI mobilità ancora vigente per un anno in vista dell’imminente riapertura delle domande di trasferimento. Presenti per Anief i Segretari Generali Chiara Cozzetto, Stefano Cavallini e Daniela Rosano.
Dire no alla Carta del docente ai precari significa attuare “una vera e propria discriminazione a danno dei docenti precari che non trova giustificazione nelle concrete modalità di svolgimento della prestazione lavorativa”. Lo scrive il tribunale di Treviso accogliendo il ricorso di una docente veneta che ha sottoscritto “una serie di contratti a tempo determinato, stipulati tra gli a.s. 2017/18 e 2022/23” accollandosi la formazione professionale, a differenza dei colleghi di ruolo che invece hanno ricevuto 500 euro per ogni anno scolastico: il giudice del lavoro di Treviso ha quindi condannato il Ministero ad assegnare le 2.500 euro negate inizialmente in modo illegittimo e discriminante.
Dopo la pubblicazione delle date ufficiali da parte del Ministero riguardo il concorso per docenti della scuola primaria legato al Pnrr arriva il turno delle date riguardanti la prima prova scritta della secondaria: oggi il Mim ha reso noti i giorni dedicati allo svolgimento della prova scritta (computer based) con 50 quesiti a risposta chiusa.
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