I docenti di ruolo e precari “svolgono le stesse mansioni ed entrambi hanno il diritto-obbligo di svolgere la medesima attività di aggiornamento e di qualificazione delle proprie competenze professionali”: ne consegue che sulla Carta del docente “la differenziazione” tra insegnanti a tempo indeterminato e determinato “collide con l’esigenza del sistema scolastico di far sì che sia tutto il personale docente (e non esclusivamente quello di ruolo) a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione, affinché sia garantita la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti (cfr. Cons. Stato, sent. n. 1842/2022)”. A scriverlo è il Tribunale di Marsala, sezione civile e lavoro, nell’accogliere il ricorso di una docente che ha presentato ricorso con Anief dopo che nell’anno scolastico 2021/22 ha svolto una annualità di supplenze senza vedersi riconoscere la Carta del docente.
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Il taglione dei Governi sull’Istruzione continua a farsi sentire: a seguito dei limiti numerici minimi di iscritti, in un solo anno abbiamo assistito alla chiusura di altri 115 edifici scolastici. L’ennesima operazione di spending review che ha portato alla soppressione di 2.600 sedi nell’ultimo decennio. Procede, dunque, l’opera di smantellamento della rete nazionale scolastica precedente alla nefasta riforma Tremonti-Gelmini, avviata 15 anni fa con la Legge 133/08: gli uffici scolastici non possono fare altre che adottare quei parametri. Con oltre 100mila iscritti in meno l’anno, del resto, se non cambiano le norme, si andrà sempre peggio: solo nell’anno scolastico in corso sono 2.545 le classi soppresse. E nel frattempo crescono pure le classi pollaio: “Tuttoscuola calcola che il numero di classi con oltre 27 alunni (da 28 a 32 e più per classe) è aumentato nell’anno che si sta chiudendo di 212 rispetto al precedente: sono state complessivamente 5.755, rispetto alle 5.543 dell’a.s. 2021-22”, con l’incremento maggiore “negli istituti della secondaria di secondo grado: ben 4.679, in particolare, nelle classi prime di questo settore”.
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