“Il bonus economico per chi svolge servizio nelle piccole isole non è una concessione, ma un atto dovuto per legge: se vi sono, come ci risulta, insegnanti a cui è stata negata questa indennità è giusto che ricorrano in tribunale dopo le diffide di rito”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo avere appreso dello stallo sui finanziamenti pubblici per gli anni 2023 e 2024 per i dipendenti della scuola che operano nelle piccole isole. “Si tratta di cifre anche importanti – tra i 2mila e 3mila euro - che il Ministero deve assegnare a tutti i docenti per il servizio prestato in condizioni disagevoli”.
Sono numerosi i documenti europei che negli ultimi decenni hanno consolidato la necessità di porre come obiettivo dei sistemi scolastici nazionali il raggiungimento da parte degli allievi di competenze disciplinari e trasversali.
Un nuovo percorso dedicato a tutti i docenti che desiderano acquisire per creare unità didattiche efficaci, originali e coinvolgenti.
Sulle ferie dei precari non sono più permesse dimenticanze: i dirigenti scolastici che non dovessero invitare il personale supplente, prima del termine del contratto a tempo determinato, a fruire dei giorni di ferie maturati durante il loro servizio, saranno poi costretti a pagarli. A ricordarlo ai capi d’istituto è stato anche l’Aran: “il datore di lavoro – scrive l’Aran - ha l’onere di dimostrare di aver esercitato tutta la diligenza necessaria affinché il lavoratore fosse messo effettivamente in condizione di fruire delle ferie annuali retribuite alle quali aveva diritto (Corte UE 6.10.2018 in causa C-684/16, punti da 45 a 47)”.
Sulla Carta del docenti ai precari sta accadendo quello che il sindacato Anief sostiene da diverso tempo: con la sentenza 29961/2023 della Cassazione, che riconosce il diritto alla card anche ai precari al 30 giugno, il Governo rischia di dover sborsare circa 100 milioni di euro per una platea potenziale di 200mila docenti precari. Ma la somma risarcitoria potrebbe essere molto superiore, considerato che può essere chiesta per gli ultimi cinque anni, quindi, con recuperi fino a 3mila euro a docente, oltre che le decurtazioni al plafond della carta docente già previste per il 2024 e il 2025 e l’estensione del beneficio pure al personale educativo per via di un’altra pronuncia della Cassazione.
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