Sentenza impeccabile quella prodotta dalla Corte d'Appello di L'Aquila che conferma la sentenza di primo grado favorevole alla ricorrente e riconosce, di conseguenza, il diritto della stessa non solo all'inserimento a pieno titolo nelle Graduatorie a Esaurimento, ma anche alla conferma della sua immissione in ruolo già intervenuta attingendo dalle medesime graduatorie. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Manuela Pirolozzi difendono in appello quanto già ottenuto in primo grado e sbaragliano il MIUR ottenendo anche la sua condanna al pagamento delle spese di giudizio. Marcello Pacifico: “Il MIUR ormai ci ha abituati a decisioni sclerotiche o illegittime. Abbiamo sempre richiesto a gran voce il diritto degli abilitati ad accedere al “doppio canale” entrando nelle GaE. Adesso i Tribunali ci stanno dando ragione”.
Paolo Perrone, sindaco di Lecce e vicepresidente Anci: il problema è l'assistenza agli studenti disabili, che costringe i Comuni ad intervenire con una erogazione importante di risorse. Non bisogna poi dimenticare che sul personale Ata è previsto quest'anno un calo degli stanziamenti da parte del governo. Piove sul bagnato. Perché sul personale Ata sono stati effettuati 47mila tagli in un solo triennio, a seguito del “dimensionamento” Tremonti-Gelmini.
Marcello Pacifico (presidente Anief): la decisione di confermare il taglio di 2.020 Ata sta scontentando le istituzioni a tutti i livelli. Non dimentichiamo che per gli alunni disabili mancano all’appello già 30mila docenti di ruolo. Anief chiede, pertanto, un intervento normativo urgente dal Governo. Prima che qualche giudice sollevi per il personale Ata la pregiudiziale comunitaria.
Per il Ministero dell’Istruzione, “in conformità a quanto previsto dall’articolo 1, comma 114, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ed ai sensi della tabella di valutazione dei titoli allegata al D.M. 94/2016, è valutato come anno scolastico esclusivamente il servizio prestato a tempo determinato per un periodo continuativo non inferiore a 180 giorni, per ciascun anno scolastico”.
Secondo il giovane sindacato, tutto il servizio di precariato deve invece essere valutabile: la soglia minima dei sei mesi può essere raggiunta anche attraverso supplenze brevi non continuative, oppure in scuole non statali o posti di sostegno. Chi vuole impugnare la norma, dovrà dichiarare i titoli attraverso un’apposita domanda integrativa al fine di poter aderire al ricorso entro il 30 marzo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo alle solite, con l’amministrazione che sbaglia sapendo di essere in errore. Siamo pronti a farci da tramite per avviare tanti ricorsi d’urgenza al giudice del lavoro, al fine di veder riconosciuti i diritti lesi ai precari e rispettare i criteri meritocratici.
(Teleborsa) - Nuovi dubbi sul Concorso a cattedra, che potrebbe veder slittare le assunzioni dei nuovi insegnanti oltre l'inizio del nuovo anno scolastico, a settembre 2016. La denuncia arriva dal sindacati della scuola Anief, che cita a questo proposito l'allungamento della tempistica delle prove scritte. Secondo la stampa specializzata, partirà a maggio la prova scritta del concorso a cattedra. Il 12 aprile sulla Gazzetta Ufficiale sarà pubblicata la data: "uno slittamento che mette ancor più in forse la possibilità di assunzione dei docenti vincitori per settembre 2016". Le domande, intanto, salgono lentamente di numero ma rimangono ben lontane delle 200 mila previste dal Ministero dell'Istruzione, Mentre cresce di giorno in giorno il numero di precari esclusi in modo illegittimo che hanno fatto ricorso con il sindacato. "L'allungamento dei tempi era prevedibile, perché il Miur, è inutile negarlo, ha problemi nel reperimento dei commissari, peraltro pagati con cifre irrisorie", sottolinea il Presidente dell'Anief Marcello Pacifico. "Come ha problemi - aggiunge - nell'individuare e attrezzare le aule informatiche per la prima prova scritta. E dovrà pure fare i conti con diverse migliaia di ricorrenti che hanno i loro buoni motivi per sperare di accedere alle prove scritte e orali".
Nessun dubbio sulla validità abilitante del Diploma Magistrale a indirizzo sperimentale Linguistico conseguito entro l’a.s. 2001/2002 per le classi di concorso della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Dopo i ripetuti successi presso il Tribunale Amministrativo, anche il Tribunale del Lavoro di Brescia dà piena ragione alle tesi patrocinate dal nostro sindacato e riconosce il pieno diritto dei diplomati magistrale a indirizzo linguistico a beneficiare delle medesime prerogative riconosciute ai diplomati magistrale. Marcello Pacifico – Presidente Nazionale ANIEF: “E ora avanti tutta per ottenere dal TAR Lazio l’immediata partecipazione di questi docenti abilitati al Concorso 2016!”. Ancora possibile, infatti, aderire allo specifico ricorso per diplomati magistrale linguistico per ottenere la partecipazione al Concorso Docenti 2016 da cui il MIUR ha voluto illegittimamente escluderli insieme ad altre categorie di docenti. Scadenza adesioni 30 marzo.
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