Proseguono i successi dell’iniziativa “Sostegno, non un’ora di meno!”, promossa per il secondo anno consecutivo dal sindacato ANIEF e volta alla tutela dei diritti degli alunni con disabilità cui il MIUR ha negato il giusto monte ore di sostegno settimanale. Il nostro sindacato ha offerto alle famiglie degli alunni disabili il patrocinio gratuito dei propri legali su tutto il territorio nazionale per veder riconosciuta in tribunale l'assegnazione all’alunno in situazione di gravità di un insegnante di sostegno per un numero di ore pari al massimo possibile (rapporto 1:1) e continua a ottenere successi in tribunale. Il TAR Sicilia, infatti, accoglie i ricorsi patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Marco Di Pietro a tutela di altre 8 famiglie e riconosce il diritto al corretto monte ore di sostegno condannando il MIUR al risarcimento del danno pari a 1.000 Euro per ogni mese in cui il singolo alunno non ha beneficiato del giusto apporto di ore con l’insegnante specializzato e per aver violato, così, i loro diritti fondamentali.
La risposta più convincente ai numeri al ribasso del Miur è giunta oggi dalle pagine della rivista specializzata Tuttoscuola: “per il potenziamento del sostegno la legge 107/15 ha previsto 6.446 nuovi posti, ma nel frattempo, dall’anno scorso a quest’anno, i posti di sostegno in deroga (assegnati ai precari) sono aumentati di 11.254 unità, passando dai 117.673 ai 128.927. Mentre veniva compiuto lo sforzo di stabilizzare migliaia di posti, ne venivano attivati 5 mila in più, in una sorta di fuga verso l’instabilità”.
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): anziché avventurarsi in discutibili riforme del profilo professionale o nell’incremento degli anni di permanenza sul settore, chi ci governa ponga le basi per coprire i posti liberi. Senza questo tassello, qualsiasi riforma è destinata a non produrre i risultati sperati. Lo dicono i numeri. Dal 2006 ad oggi non è cambiato nulla: si è incrementata la quantità dei docenti ma in modo insufficiente perché il ricorso al precariato rimane sempre altissimo.
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Nessuna riserva al pieno accoglimento delle tesi portate avanti da anni dall’ANIEF sul pieno diritto al reinserimento dei docenti cancellati dalle Graduatorie a Esaurimento per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza. Con ben tre sentenze ottenute in due distinti tribunali, gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo, Manuela Pirolozzi e Tiziana Sponga ottengono l’immediato reinserimento di altrettante docenti cancellate dal MIUR e la conferma che il Ministero dell’Istruzione, espellendole “a vita” dalle GaE, ha compiuto un vero e proprio illecito, violando principi costituzionali.
Lo sciopero e le manifestazioni di Anief e dei comitati di base di venerdì scorso producono un primo risultato tangibile: viene solo da chiedersi come mai una denuncia così circostanziata, dal contenuto più che condivisibile, arrivi solo oggi, dopo che la bozza della Legge di Stabilità è stata approvata da diverse settimane in CdM.
Marcello Pacifico (presidente Anief-Confedir). Dopo che pure la Consulta ha reputato illegittimo il blocco dei contratti e degli stipendi della PA, finalmente sui contratti scaduti dal 2009 ora tutto il fronte sindacale parla la stessa lingua.
Pubblichiamo alcuni articoli su sciopero e manifestazione a Roma del 13 novembre.
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