È possibile attraverso le modalità espressive – musica, arte, corporeità, teatro -“superare i confini storici delle discipline”, motivare allo studio, migliorare le capacità di apprendimento, “rispondere ad un’esigenza sociale che richiede uomini capaci di un angolo visuale molto più largo e al tempo stesso di una messa a fuoco in profondità dei problemi” (E.Morin) Conoscere se stessi, migliorare la relazione con gli altri e motivare allo studio e all’apprendimento di qualsiasi disciplina attraverso il fare intrecciato alle arti: questa è la formula della didattica dei linguaggi espressivi. Il laboratorio creativo – espressivo è un luogo privilegiato, adattabile a diverse situazioni e rivolto a tutti. In questi laboratori è possibile creare percorsi “su misura” in risposta alle esigenze di chi sceglie d’intraprendere questo tipo di “viaggio”. Il laboratorio è il luogo dove si sperimenta, dove si possono sviluppare i linguaggi grafici, pittorici e plastici: strumenti di comunicazione per il bambino altrettanto importanti quanto quelli verbali e simbolici.
L’amministrazione chiede solo ora ai dirigenti scolastici, nel giorno in cui molte scuole hanno ripreso l’attività didattica, da far pervenire i numeri degli alunni e del personale positivo al Covid-19. Secondo l’Anief questo monitoraggio, richiesto dalla direzione generale del Dicastero di viale Trastevere, è la dimostrazione che si è tornati in classe praticamente al buio e questo è da irresponsabili, perché avviene mentre contiamo 220mila contagi nel Paese.
Una sanzione da 100 euro “una tantum” per chiunque compia 50 anni entro il 15 giugno prossimo, non solo lavoratori, che dal 1° febbraio prossimo non saranno in regola con l’obbligo vaccinale: a prevederlo è il decreto licenziato dal Consiglio dei ministri che impone nuove regole nella gestione del Covid. Fonti di Palazzo Chigi assicurano che la sanzione si applicherà una volta sola. “Può essere anche una somma simbolica, ma non è comunque lo stesso accettabile – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché anziché migliorare le strutture e l’organizzazione, si continua a pensare che le limitazioni, le sospensioni e le punizioni possano essere la soluzione al problema del Covid-19. Come abbiamo fatto con il Green Pass e l’obbligo vaccinale, impugneremo anche questa sanzione che reputiamo altrettanto illegittima: con i legali di Radamante la faremo annullare, come lo stesso obbligo vaccinale per gli over 50 rivolto a tutti i cittadini italiani e residenti stranieri, magistrati inclusi”.
Nell'intento di avvicinare al mondo della scrittura le giovani generazioni, sviluppare le capacità creative ed espressive, nonché incoraggiare l'attività culturale come strumento di sensibilizzazione della coscienza civile e sociale dei giovani, Eurosofia informa che sostiene e promuove le attività che l’Associazione Culturale Eureka ha indetto per l'anno scolastico 2021/2022:
Anche i presidi si dicono d’accordo con la richiesta formulata dall’Anief, già a Natale, sulla necessità di riprendere la scuola con la dad: più di 2mila hanno infatti aderito all’appello rivolto da un gruppo di dirigenti scolastici al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per chiedere un posticipo di due settimane del rientro in classe. Sostengono, a ragione, che si tratti di una misura precauzionale in considerazione dell’alto numero dei contagi. “I dirigenti scolastici ci danno ragione, perché si rendono conto pure loro che non ci sono le condizioni per riaprire le classi in sicurezza. Se a pensarla così sono pure i collaboratori dei dirigenti scolastici e gli stessi studenti forse il Governo, i ministeri coinvolti e il Cts dovrebbero porsi qualche dubbio”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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