Il sindacato Anief conferma la volontà di opporsi alle limitazioni sul tipo di servizio svolto dai docenti inseriti nella prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze: non considerare per l’assunzione a tempo indeterminato di chi ha prestato servizio misto nel sistema nazionale d'istruzione, nelle scuole paritarie, nelle scuole comunali e nel sistema IFP della formazione professionale, crea infatti un danno irreparabile ai diretti interessati, con esclusione illegittima dalle operazioni per le immissioni in ruolo dalle stesse graduatorie Gps.
“L’obbligo in Italia non solo è discriminatorio, ma persino inutile visto che non si comprende, alla luce della popolazione e studentesca non vaccinata, come sia utile la costrizione, la multa e la sospensione dal servizio dei pochissimi lavoratori della scuola che non hanno ancora fatto il vaccino”: a dichiararlo, nel corso di un’intervista radiofonica ad Italia Stampa, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. È esemplare, sottolinea il sindacalista, che “questo accada nello stesso Paese in cui il legislatore non è intervenuto per rendere la vaccinazione obbligatoria per tutta la popolazione scolastica italiana. Ecco perché Anief da una parte, per il personale scolastico e universitario docente e amministrativo, e Radamente dall’altra, solo per gli studenti universitari, hanno aperto le adesioni per poter ricorre rispettivamente al Tar Lazio e al tribunale di Roma: “nel primo caso per annullare le disposizioni applicative e amministrative della legge, nel secondo per denunciare l’azione discriminatoria che si subisce, con le pretese risarcitorie”.
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