Per cambiare le parti sulla scuola incluse nel decreto legge Sostegni-bis, n. 73 (AC3132), in coerenza con gli obiettivi, le priorità e gli impegni assunti nel “Patto per la Scuola al centro del Paese”: lo chiedono in modo unitario i sindacati rappresentativi della scuola che hanno programmato per una giornata di mobilitazione. “La verità – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che se ci si impegna al confronto per trovare giuste soluzioni, non si approva una norma, peraltro, insoddisfacente e ulteriormente lesiva di diritti riconosciuti in tutta Europa al personale della scuola italiana”.
La decisione, comunicata anche ai presidenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, giunge dopo avere preso visione del testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e all’esame della V Commissione di Bilancio della Camera dei Deputati nei prossimi giorni: gli articoli 58-64 del decreto legge investono questioni di notevole incidenza sull’organizzazione del sistema di istruzione e formazione e sulle condizioni di lavoro, intervengono in modo poco accorto e confusionario, senza alcun preventivo confronto con le parti sociali, in materia di reclutamento del personale docente, amministrativo, educativo, di semplificazione dei concorsi, di mobilità”. Anief insieme alle altre sigle sindacali chiede urgenti modifiche per stabilizzare sia i precari abilitati o specializzati sia con 3 anni di servizio, i facenti funzione DSGA, per superare gli attuali blocchi sulla mobilità del personale, per rivedere i criteri sulla formazione degli organici del personale docente, educativo e Ata a partire dalla conferma dell’organico Covid-19 e ridurre il numero massimo di alunni per classe, fino a cancellare il divieto di partecipazione a un nuovo concorso in caso di mancato superamento del precedente.