Focus del sindacato sulla Legge 190/2014, entrata in vigore dal 1° gennaio 2015: si confermano tutti i tagli già inclusi nel precedente documento del Governo “La Buona Scuola”, non a caso citato tre volte. Il miliardo iniziale di finanziamento per assunzioni e formazione, studentesca e del personale, non minimizza i provvedimenti nefasti che danneggeranno il personale e gli studenti: dal blocco degli stipendi dei dipendenti fino al 2015, di fatto al 2018, alla riduzione di spesa al comparto superiore al 1 miliardo; dalla sparizione della figura del vicario del preside al ridimensionamento del personale distaccato; dal grave taglio delle supplenze brevi alla perdita di altri 2.020 Ata. La politica dei tagli ad oltranza tocca anche gli atenei pubblici, l’Afam e gli Enti di ricerca.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir):se la stabilizzazione di 150mila precari è dovuta alla recente sentenza della Corte di Giustizia UE, è evidente che non si può pensare di finanziare una qualsiasi riforma della scuola con nuovi tagli, riduttivi dei servizi ai cittadini, o con nuovi blocchi di stipendio, svilenti per una categoria che rivendica il prestigio sociale di un tempo e senza la quale il Paese non avrà la possibilità di ripartire. Questa Legge di bilancio di fine anno è l’ennesima occasione mancata.