Il Miur ha pubblicato quest’oggi le tabelle dei posti disponibili per le immissioni in ruolo 2016/17, da attuarsi entro il prossimo 15 settembre. È subito emersa l’amara sorpresa: in tante classi di concorso della scuola secondaria, di primo e secondo grado, non ci sono le disponibilità. Mancano i posti liberi. Il Miur, infatti, non li ha accantonati e questi ultimi sono stati probabilmente utilizzati per tamponare il caos estivo sulla nuova mobilità su ambiti territoriali. Cosa significa tutto questo? Se la stessa situazione si ripeterà nel prossimo biennio, i vincitori del concorso perderanno l’immissione in ruolo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): molti dei vincitori di quel 25 per cento delle commissioni che hanno terminato le operazioni rimarranno al palo. E se lo stesso avverrà nei prossimi due anni, decadranno pure come vincitori. Con il nuovo concorso, previsto nel 2019, perderanno infatti pure diritto all’immissione in ruolo, costringendo il ‘povero’ docente a recarsi al giudice del lavoro. È chiaro che se questi insegnanti non dovessero essere assunti entro tre anni, l’Anief farà ricorso al giudice del lavoro come già fatto, in passato, con i docenti della scuola dell’infanzia che vinsero il concorso del 2012 e ancora oggi attendono di essere assorbiti a tempo indeterminato.