(Teleborsa) - Il Miur ha reso pubblico il regolamento per il Concorso per dirigenti scolastici, ma il sindacato Anief denuncia subito una "grave falla": dovevano partecipare anche i docenti precari. Le prove partiranno in autunno: si svolgerà una preselettiva, uno scritto e l'orale. Chi supererà le verifiche svolgerà un corso di 4 mesi e un tirocinio che durerà lo stesso periodo. Per accedere servirà la laurea e 5 anni di insegnamento, anche come supplenti, ma rimane il vincolo dell'assunzione a tempo indeterminato. "I giudici amministrativi del TAR del Lazio hanno ribadito che per partecipare al concorso per dirigenti non è indispensabile essere docenti già di ruolo", corda il leader del sindacato Marcello Pacifico, aggiungendo: "Siamo pronti ad impugnare il bando per illegittima esclusione dei docenti abilitati ancora non assunti".
Teleborsa - Il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nota agli Uffici Scolastici Regionali per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno alla costituzione delle scuole in rete.
C’è una parte della Riforma della scuola che il MIUR sta introducendo senza clamore ossia "quella dell’introduzione delle reti di scuole, previste dal comma 70 della Legge 107/2015, sul "medesimo ambito territoriale”, da realizzarsi “entro il 30 giugno 2016”, finalizzate "alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale, da definire sulla base di accordi tra autonomie scolastiche" La stessa Buona scuola (comma 71), ha stabilito che gli accordi tra le scuole individuano anche “i criteri e le modalità per l'utilizzo dei docenti nella rete".
Il sindacato della scuola Anief spiega che "si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d’istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo. Per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, "si stanno ponendo le basi perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull'organico tradizionale o scivolare nell'organico potenziato. In questo modo, tramonta l’idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all'occorrenza".
ROMA, 14 GIU - Nel regolamento relativo al concorso per dirigenti scolastici c'è una "grave falla: dovevano partecipare anche i docenti precari". E' quanto sostiene l'Anief. "In attesa del completamento del concorso, per l'anno scolastico rimane confermata l'assunzione di appena 200 dirigenti scolastici, a scorrimento delle graduatorie del concorso del 2011. I requisiti d'accesso per partecipare al concorso per dirigente scolastico rimangono il diploma di laurea e lo svolgimento di 60 mesi di servizio di docenza: se, da una parte, ha trovato accoglimento la richiesta del sindacato Anief di far valere anche il periodo di precariato non continuativo, il Ministero dell'Istruzione ha, invece - sottolinea il sindacato - deciso di continuare a escludere i docenti precari abilitati all'insegnamento". Per l'Anief si tratta di una decisione impugnabile. "Su questo argomento - spiega il presidente Marcello Pacifico - con la sentenza 5011/2014 del Tar del Lazio, i giudici amministrativi hanno ribadito che per partecipare al concorso per dirigenti non è indispensabile essere docenti già di ruolo. Sullo stesso piano si pone anche un'altra sentenza, sempre del Tar Lazio, la n. 9729 del 16 settembre 2014, patrocinata dall'Anief, attraverso cui si è stabilito che il servizio pre-ruolo deve essere valutato come quello di ruolo, seguendo quanto statuito dalla Corte di Giustizia Europea con la sentenza emessa nel procedimento C-177/10 pubblicata l'8 settembre 2011". (ANSA).
Roma, 13 giu. (AdnKronos) - "Il Ministero dell'Istruzione ha inviato una nota agli Usr per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno allacostituzione delle scuole in rete. Se si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d'istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo". Lo sottolinea l'Anief-Cisal in una nota. "Si stanno ponendo le basi - afferma Marcello Pacifico - perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull'organico tradizionale o scivolare nell'organico potenziato. In questo modo, tramonta l'idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all'occorrenza".
ROMA, 11 GIU - I tempi del concorso per dirigenti scolastici "si allungano e il Governo annuncia la miseria di 200 assunzioni: anche il prossimo anno più di mille scuole rimarranno acefale". La denuncia arriva dall'Anief. "Il numero risibile di stabilizzazioni di presidi, peraltro già previsto dalla Legge n.107/2015, avverrà - sottolinea il sindacato - tramite lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2011. L'attenzione si sposta sulla selezione nazionale: solo che con il bando pronto, i tempi dell'iter, che prevede l'esame anche della Funzione Pubblica e del Mef, non sono brevissimi e la procedura concorsuale non potrà concludersi a settembre, ma solo nel 2017. Per i Dsga va ancora peggio: si continuano a utilizzare gli amministrativi, che in cambio di una maggiorazione di stipendio quasi insignificante continueranno a farsi carico di responsabilità enormi. Non avendo, tra l'altro, mai avuto una formazione specifica per attuare al meglio il compito di Direttore dei servizi generali e amministrativi". "Per uscire da questo ingorgo di scuole, tutte concentrate sullo stesso capo d'istituto - afferma Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - bisognava far partire prima di subito il concorso per dirigenti scolastici. Non è stato fatto, perché hanno prevalso le lungaggini cui siamo, purtroppo, abituati". (ANSA).