Il MIUR getta basi per la rete di istituti, con i prof- jolly sballottati da una sede all’altra.
Il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nota agli Usr per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno alla costituzione delle scuole in rete. Se si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d’istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): si stanno ponendo le basi perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull’organico tradizionale o scivolare nell’organico potenziato. In questo modo, tramonta l’idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all’occorrenza.
Intervista al presidente Anief, prof. Marcello Pacifico concorso dirigenti scolastici e supplentite inevitabile senza una ricognizione seria dell'organico di fatto.
"Non bastavano oltre 6mila euro di tagli per il triennio alle spalle: da quest'anno, i dirigenti scolastici delle scuole pubbliche si sono visti sottrarre altri 4.300 euro. E così andrà, nelle intenzioni del Ministero dell'Istruzione, anche per gli anni scolastici futuri. Producendo un danno, in un decennio, che avrà toccato quota 50 mila euro". Lo denuncia l'Anief ricordando che la categoria "già percepisce lo stipendio più basso tra i dirigenti pubblici, la metà rispetto ai colleghi del comparto privato e si appresta a competere per un incentivo di 'ben' 200 euro lordi al mese". "Nella determinazione del Fondo unico nazionale dell'anno in corso, il Miur - spiega il sindacato - non solo ha contabilizzato i tagli effettuati negli anni passati, ma ha applicato un'ulteriore riduzione, 'dimenticando' il conferimento della Ria (Retribuzione individuale di anzianità) dei pensionati degli ultimi quattro anni, operando un taglio di 27.435.394 euro. I tagli retroattivi, poi, non finiscono qui: a distanza di quattro anni, sempre il Miur, ha deciso che bisognava limare anche il Fondo unico nazionale del 2011-2012, per cui sono stati sottratti altri 7.204.189 euro dallo stesso fondo. Il taglio complessivo è, quindi, di ben 34.639.584 euro: se si tiene conto che il Fondo di quest'anno, dopo il conferimento delle risorse permanenti della Buona Scuola, è di 136.113.309 euro, il taglio si aggira sul 25% e, ipotizzando una media di 8mila dirigenti scolastici in servizio, si tratta di una perdita media di circa 4.300 euro l'anno. Va ribadito - sottolinea l'Anief - che questo non è un danno una tantum, ma è un danno permanente: gli effetti, dunque, si sentiranno anche in futuro". "Siamo davanti ad uno scenario che ha dell'incredibile - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché a parole si valorizzano i dirigenti scolastici, chiedendo loro con la Buona Scuola più compiti e responsabilità, mentre nei fatti si costringono gli stessi presidi a rivolgersi al giudice del lavoro per recuperare 4.300 euro annui di integrazione permanente dello stipendio e oltre 11mila euro una tantum per gli anni precedenti". "È certo sin d'ora che non staremo a guardare: chi vuole potrà impugnare in tribunale l'inaccettabile danno" conclude l'Anief. (ANSA).
(Teleborsa) - Trovata la quadra sulla mobilità degli insegnanti e del personale della scuola: gli incarichi e le assegnazioni provvisorie si faranno su scuola e non su ambito. Come richiesto da tempo dal sindacato Anief, anche per il prossimo anno scolastico la collocazione di docenti, educatori e personale Ata si attuerà non sugli ambiti territoriali introdotti dalla Buona Scuola, come avrebbe voluto il Miur, ma con le procedure classiche. Ad una buona notizia ne segue però una negativa: i trasferimenti si concluderanno, salvo ulteriori slittamenti, solo il prossimo 13 agosto, ovvero quando saranno resi pubblici i risultati delle domande formulate dai docenti delle superiori.
"Questo significa che le lezioni del prossimo anno scolastico prenderanno il via senza che siano state ancora effettuate le assunzioni, né assegnate le supplenze annuali", rimarca il leader del sindacato Marcello Pacifico, ricordando che le supplenze lo scorso anno sono state oltre 115 mila. "Il Miur ha provato a spostare il tutto al 15 settembre 2016 - aggiunge - ma possiamo dire sin d’ora che nemmeno questa data verrà rispettata per assegnare le tante cattedre prive di titolare. Perché ci sarà pure da gestire la fumosa chiamata diretta. A rimetterci saranno prima di tutto gli studenti. Ma anche tanti precari, che si vedranno negare, dopo luglio e agosto, anche ulteriori periodi di supplenza".