Anief chiede di rivedere gli attuali sistemi di reclutamento - di conseguenza anche il “Regolamento delle Supplenze” – e che le qualifiche rivestite dal personale Ata siano riviste. Anief comunica che, a breve, saranno attivati nella sezione contatti Regionali sportelli straordinari per la compilazione della domanda di inserimento o di aggiornamento.
Inoltre Anief chiede rinvio domande da maggio a giugno.
A causa dei lunghi blocchi contrattuali, come quello che stiamo vivendo ormai da 40 mesi, sono 20 i punti percentuali di ritardo degli stipendi del personale scolastico accumulati negli ultimi 15 anni e contrastati dei governi con il misero 3,5% del 2018: per cancellare la differenza abnorme, che rende docenti e personale Ata sempre più poveri, non può bastare l’incremento di circa il 4% che dopo le elezioni Rsu l’Aran proporrà ai sindacati rappresentativi per il rinnovo del contratto 2018/21. Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, se si vuole arrivare ad assegnare ad 1,4 milioni lavoratori della scuola, docenti e Ata, un compenso almeno pari al costo della vita, occorrono in media per ogni dipendente “25mila euro di arretrati e 272 euro di aumento in busta paga”.
Collocare i docenti non vaccinati a supporto dell’istituzione scolastica, “in attività alternative a quelle di docenza”, come è stata fatto dal 1° aprile per effetto del Decreto Legge 24/22 e da una specifica nota ministeriale di alcuni giorni dopo, non può comportarne, stante la parità di retribuzione, un trattamento privilegiato rispetto ai colleghi vaccinati”. Come non può ridursi tale attività a 18 ore settimanali, perché “la prestazione lavorativa del docente non vaccinato sarebbe irragionevolmente dimidiata” e il preside che dovesse optare per tale soluzione “potrebbe addirittura incorrere in una responsabilità erariale”. A sostenerlo è l’Ufficio Legislativo del ministero dell’Istruzione, a seguito della richiesta di valutazione della parte del DL 24/22 in cui si indica il rientro in servizio dei lavoratori della scuola non vaccinati. Per il Capo dell’organo legislativo del Ministero, non fare effettuare a tali insegnanti 36 ore settimanali “comporterebbe un arbitrario e inaccettabile dimezzamento dell’orario lavorativo”.
“L’ultimo concorso ordinario della scuola secondaria, basato sulle risposte a crocette, ha fatto veramente scandalo, perché sono state inserite delle risposte così palesemente sbagliate, come quelle sugli articoli della Costituzione italiana e non sulle discipline specifiche delle classi concorsuali, che lasciano veramente allibiti”: a dichiararlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nell’annunciare ai microfoni di Italia Stampa che il sindacato “sta raccogliendo centinaia di segnalazioni” su errori evidenti presenti nella prova scritta, che hanno contribuito a determinare una “strage degli innocenti”.
Nessuna convocazione e ancora rinvii per il rinnovo del contratto del pubblico impiego scaduto da oltre tre anni. Attraverso il suo presidente Marcello Pacifico, Anief ribadisce la volontà di portare avanti delle richieste semplici ma efficaci: “La prima è quella di allineare gli stipendi all'inflazione, perché nell’ultimo periodo i prezzi al consumo sono cresciuti, così come di 20 punti negli ultimi 14 anni il costo della vita”.