I sindacalisti Marcello Pacifico e Piero Bernocchi invitano i parlamentari a rivedere il sistema di reclutamento scolastico con la riapertura delle GaE a tutto il personale insegnante abilitato, a garantire la parità di trattamento tra lavoratori precari e di ruolo docenti e Ata, a superare la supplentite cronica, a cambiare le regole sulla mobilità e a garantire il potere d'acquisto degli stipendi. Consulta la piattaforma.
Secondo Marco Bussetti il precariato scolastico c’è sempre stato: è come se fosse un tratto tipico dell’istruzione italiana. Replica del presidente del giovane sindacato: la presenza dei supplenti non deve essere più fisiologica perché è deleteria. I precari devono essere stabilizzati e subito per non incorrere nei risarcimenti. Al Miur vogliono un sistema di reclutamento semplificato: si riaprano le GaE e si bandiscano i concorsi ordinari, ma si assuma su tutti i posti vacanti e disponibili in organico di fatto. Da domani, la Camera ha la possibilità di ottenere il cambiamento del passo falso commesso con la Buona Scuola, quando i docenti furono assunti su posti inventati in regioni non scelte.
Sono 3 milioni e mezzo gli studenti che hanno abbandonato i banchi negli ultimi 20 anni: lo dice il Focus realizzato da Tuttoscuola e pubblicato oggi dall’Espresso, dal quale si evince che tale inefficacia è costata pure 55 miliardi di euro. Il dramma si completa negli atenei: tra chi si diploma e si iscrive all’università solo uno su due ce la fa. Alla fine della fiera, su 100 studenti iscritti alle superiori se ne laureano appena 18. Per il sindacato servono subito tempo pieno e prolungato, organici differenziati per territorio, continuità didattica attraverso l'assorbimento del precariato con la riapertura delle GaE, innalzamento dell'obbligo scolastico a 18 anni: anche per questi motivi, Anief conferma lo sciopero di martedì con sit-in davanti al Parlamento.
Secondo Bussetti, i ragazzi devono sapere perfettamente che cosa fare in caso di incidente, terremoto, incendio, calamità naturale. Udir ricorda che negli istituti tecnici e professionali, dove le lezioni si svolgono anche nei laboratori, gli studenti sono già soggetti ad obbligo formativo organizzato dal datore di lavoro. Come gli allievi del triennio finale delle superiori, impegnati nell’alternanza scuola-lavoro, di fatto equiparati ai dipendenti. Per il sindacato, questo genere di attenzione deve andare di pari passo all’impegno per dotare gli istituti di edifici sicuri: invece, la maggior parte dei 42mila plessi scolastici non risulta a norma. Lo sanno bene i dirigenti scolastici che in questi primi giorni di scuola sono alle prese con le certificazioni sulla sicurezza da aggiornare: è lunga la lista degli obblighi da adempiere e dei passaggi da attuare per evitare di pagare per colpe non proprie.
La protesta proclamata dal giovane sindacato, nel giorno di avvio dell'esame nell’Aula della Camera dei nuovi emendamenti salva-precari inseriti nel decreto Milleproroghe, intende anche sensibilizzare i deputati ad opporsi alla nuova proposta del Ministro Bussetti sul vincolo quinquennale legato alla residenza lavorativa per gli insegnanti neo-assunti: servono, invece, regole più semplici e favorevoli al ricongiungimento familiare nel nuovo contratto triennale sulla mobilità. A partire dal riavvicinamento immediato di migliaia di docenti costretti dal Governo Renzi ad accettare l’immissione in ruolo a centinaia di chilometri da casa.