“Il testo del nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università potevamo certamente non firmarlo, per diversi motivi, ad iniziare dalle tantissime cose che andavano cambiate e dagli stipendi ancora troppo bassi, però avremmo perso la possibilità di distribuire le risorse aggiuntive conquistate con due anni di trattativa. E comunque anche chi non ha firmato il testo approvato ieri secondo noi sottoscriverà il contratto definitivo”. Questo commento è di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’indomani dell’ipotesi di accordo, sottoscritto all’Aran, del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021. Il sindacato è il primo a chiedere più risorse e nell’immediato una indennità di vacanza contrattuale reale: ha già predisposto appositi ricorsi in tribunale per il suo recupero pieno e l’assegnazione di cospicui arretrati.