Oggi pomeriggio, nel corso di una diretta su Orizzonte scuola Tv, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è intervenuto in una trasmissione dedicata alla firma dell’ipotesi di accordo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il comparto dell’istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021. Infatti, “dopo giorni di negoziati intensi, Aran e organizzazioni sindacali hanno raggiunto un accordo che riguarda oltre un milione di dipendenti nel settore”. In collegamento Gianna Fracassi (Flc Cgil), Ivana Barbacci (Cisl Scuola), Elvira Serafini (Snals), Antonietta Toraldo (Gilda) e Marcello Pacifico (Anief).
"Non c'è da spiegare o difendere un contratto perché i contratti si firmano per dare soldi ai lavoratori. Certamente sono pochi, ma sono soldi che riguardavano il triennio contrattuale 2019-2021, prima che l'inflazione schizzasse di dodici punti e per un triennio in cui l'inflazione è stata di due punti e mezzo": così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che ha ribadito i motivi che hanno portato il giovane sindacato a firmare il suo primo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 firmato due giorni fa all’Aran che dal 7 settembre sarà ulteriormente definito attraverso l’avvio della sequenza contrattuale.
Le indennità di lavoro cominciano ad entrare nella scuola italiana: l’azione pressante del sindacato Anief ha infatti permesso l’inserimento nel nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 firmato due giorni fa all’Aran dell’indennità di disagio a tutti gli assistenti tecnici del primo ciclo di istruzione: sulla scia di quanto dispone la legge di bilancio 202, il testo sottoscritto all’Aran il 14 luglio prevede anche che l’importo dell’indennità viene definita in sede di contrattazione integrativa nazionale. Si tratta di 1.000 assistenti tecnici, istituiti dall’anno scolastico 2021/22, destinati ai laboratori “Informatica” delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado.
C’è anche l’aggiornamento delle norme che riguardano il congedo per le donne vittime di violenza nel nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 firmato due giorni fa all’Aran: la novità più importante è che per le donne che subiscono violenza si estende il periodo di assenza dal lavoro da 90 a 120 giorni, nell’arco di tre anni. L’estensione, chiesta e ottenuta dal sindacato Anief, intende fornire ulteriore supporto alle lavoratrici coinvolte in un percorso di protezione debitamente certificato, garantendo loro un periodo più lungo per riabilitarsi e ritornare in servizio. Ma non solo: la riforma prevede che il trattamento economico per questo periodo di congedo sia equiparato a quello del congedo di maternità. Questo aiuta a ridurre l’ansia finanziaria spesso associata a tali periodi di assenza e fornisce una rete di sicurezza essenziale. C’è anche l’opzione per la dipendente, scrive la stampa specialistica, “di richiedere la trasformazione del contratto da tempo pieno a part-time, offrendo così un maggiore equilibrio tra il tempo dedicato alla guarigione e le responsabilità lavorative. Inoltre, la dipendente avrà il diritto di tornare a lavorare a tempo pieno, anche in deroga ai tempi di permanenza previsti, a condizione che ci sia un posto disponibile”.
Il nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 firmato due giorni fa all’Aran introduce nuovi profili professionali che tra il personale Ata della scuola erano attesi da anni: a debuttare, nell’area degli operatori, è anche l’operatore scolastico, un collaboratore scolastico con dei compiti aggiuntivi di assistenza non specialistica agli alunni con disabilità e di supporto ai servizi amministrativi e tecnici. In particolare, l’operatore scolastico opera, si legge nel Ccnl sottoscritto il 14 luglio, “nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica”. Un’altra novità introdotta è quella dei nuovi titoli professionali (rispetto agli attuali) indispensabili per accedere alle graduatorie di terza fascia Ata, il cui aggiornamento è previsto nel 2024: in particolare, scrive Orizzonte Scuola, “viene introdotta la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale quale requisito base per l’accesso. Per il profilo del cuoco sarà richiesto il diploma di scuola secondaria e non più la qualifica”.