Con il decreto legge PNRR quater non si vuole evitare il patatrac nella scuola italiana, perché delle decine di emendamenti segnalati dai gruppi parlamentari e richiesti dal sindacato Anief, ne rimangono “in vita” solamente due: la proroga dei contratti di più di 6mila unità del personale ausiliario PNRR e Agenda Sud al 30 giugno, come richiesto dalla maggioranza (14.35 NM, 14.36 LEGA, 14.37 FDI, 14.38 FI) e dall'opposizione (14.41 e 14.42 AVS); la restituzione della tassa di 30 euro versata nel 2020 da più di 50 mila partecipanti al bando del concorso abilitante cassato (14.3 e 14.4 PD-IDP) presentato dalla sola opposizione. Disco rosso, invece, per molti altri provvedimenti, altrettanto vitali per il futuro prossimo organizzativo dei nostri istituti scolastici, come la stabilizzazione di nuovi docenti di sostegno e idonei di vari concorsi, lo stop ai vincoli per la mobilità del personale di ruolo, l’assunzione di nuovi presidi e tanto altro.