Arriva in Gazzetta ufficiale il DPCM del 13 ottobre scorso per autorizzare “ad avviare, per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, le procedure per la copertura di complessivi 979 posti di dirigente scolastico. (23A06375): il testo ufficiale, nel quale si riporta che il Ministero dell'Istruzione e del Merito è autorizzato a bandire le procedure selettive per quasi mille posti da dirigente, arriva dopo gli emendamenti Anief e Udir che hanno permesso una seconda procedura riservata rispetto a quella ordinaria, oltre che avere reintegrato i dirigenti scolastici licenziati assunti con riserva che avevano superato anno di prova.
Buone notizie in arrivo per la scuola italiana: nel testo coordinato del DL 123 del 2023, il cosiddetto decreto Caivano, convertito definitivamente in legge dalla Camera pochissimi giorni fa e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è presente anche un emendamento che prevede la deroga al nuovo dimensionamento delle classi del Sud per cercare di salvare l’attività ordinaria e nel contempo gli organici del personale scolastico: si tratta di un emendamento proposto dal sindacato autonomo Anief e presentato a prima firma dalla senatrice Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia) dopo la mozione approvata dall’assemblea regionale siciliana nella primavera scorsa. L’emendamento approvato con la versione definitiva del decreto prevede non solo le deroghe al dimensionamento da attuare per le classi del Sud, ma anche il raddoppio del punteggio da assegnare ai docenti ai fini della richiesta di mobilità e per l’introduzione di indennità al personale per la continuità didattica.
Giorni importanti in V Commissione del Senato per il decreto legislativo Anticipi, dove saranno messi al voto gli emendamenti segnalati e richiesti da Anief. Dunque, continua l’incessante lavoro del sindacato Anief per produrre miglioramenti al Decreto legge Anticipi: dal doppio canale alla ricostruzione di carriera, fino al reintegro docenti licenziati. Per quanto riguarda quest’ultimo emendamento - di FDi e LEGA segnalato da Anief - il sindacato ritiene che questa norma se approvata debba estendersi anche a chi è staro assunto da GAE, dopo che Udir – sindacato che tutela i dirigenti scolastici - ha già ottenuto lo stesso reintegro per i dirigenti scolastici licenziati. Tra gli emendamenti richiesti - segnalato dal PD - anche quello sulla modifica alla ricostruzione di carriera (opzione per i neo-assunti tra il riconoscimento del servizio di ruolo per intero ed effettivamente prestato).
Sembra farsi strada uno degli emendamenti più importanti al cosiddetto Decreto legge Anticipi: si tratta della richiesta di reintroduzione del doppio canale di reclutamento del personale docente, da assumere finalmente da prima e seconda fascia GPS, le Graduatorie provinciali per le supplenze. La richiesta, suggerito da Anief assieme ad altre, risulta tra quelle segnalate dalla maggioranza, a Palazzo Madama, durante l'esame del collegato al disegno di legge di bilancio, che con l’Atto n. 912 sta esaminando il DL 18 ottobre 2023, n. 145.
Sono state rese pubbliche le 36 proposte di modifica del disegno di legge di bilancio presentate dall’organizzazione rappresentativa Anief per migliorare tutti i settori della Conoscenza, dalla Scuola all’Università passando per l’Afam e gli Enti di ricerca. Gli emendamenti al ddl di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, rivolti alle Commissioni di Palazzo Madama deputate a verificarli, presentano diverse sfaccettature: vanno dall’indispensabile incremento dei dipendenti alle immissioni in ruolo dei precari e alla loro parità di trattamento rispetto a chi è già di ruolo, dalle indennità per i lavoratori fuori sede alla fine dei vincoli per chi chiede di trasferirsi di sede. Tra le rivendicazioni del giovane sindacato c’ anche un'indennità di burnout per le categorie di lavoratori che risultano tra le più logorate, una “finestra” specifica per accedere anticipatamente alla pensione e il riscatto gratuito degli anni di studio universitari, il miglioramento del sostegno agli alunni con disabilità, in generale una maggiore tutela dei diritti del personale, anche quello impiegato in sedi non italiane. C’è anche spazio, tra le proposte, per l’equipollenza dei diplomi per i lavoratori dell’Afam, della valorizzazione del personale tecnico amministrativo degli Enti di ricerca e di interventi specifici per l’Università.