Per la stampa specializzata l'ipotesi di contratto, sottoscritta con i sindacati maggioritari al Miur il 10 febbraio scorso, è stata inviata alla P.A. solo il 10 marzo e quest'ultima ha 30 giorni di tempo per fornire il proprio parere. Il Miur, però, sembra sicuro del lavoro svolto e già la prossima settimana vuole pubblicare l'ordinanza e avviare la presentazione delle domande dopo il periodo di sospensione per le festività pasquali. Solo che stavolta “sono ancora da definire i criteri per l'assegnazione dei docenti agli ambiti territoriali”. E non è un dettaglio, perché si tratta di una novità storica, che stravolgerà la collocazione del personale scolastico.
Marcello Pacifico (presidente Anief): non riteniamo valida l’instaurazione di questa specie di ‘patentino’, che permette solo per il momento di girare al largo dagli ambiti territoriali. È una vittoria fittizia e a tempo determinato. La verità è che non si può mercanteggiare su certi terreni. Perché tutti i docenti di ruolo hanno firmato il medesimo contratto e detengono gli stessi diritti e doveri. Confermiamo che non appena sarà pubblicato il CCNI, faremo partire le istruzioni per ricorrere al giudice del lavoro, presentare le domande e richiedere trasferimenti, passaggi e assegnazioni provvisorie. Garantiremo adeguata consulenza al personale interessato alla mobilità in tutti gli sportelli territoriali dell’Anief.
La mobilità di 200mila docenti della scuola pubblica rimane appesa al giudizio del Ministero della Pubblica Amministrazione. Eppure, come se si trattasse di un parere non vincolante, dal Ministero dell’Istruzione trapela la volontà di bruciare le tappe e non attendere la prima decade di aprile, quando arriverà il parere dei colleghi della Funzione Pubblica. Perché, scrive Orizzonte Scuola, “l'ipotesi di contratto, sottoscritta al Miur il 10 febbraio scorso tra Miur e sindacati (tranne Gilda) è stata inviata alla Funzione Pubblica solo il 10 marzo e quest'ultima ha 30 giorni di tempo per fornire il proprio parere. Il Miur però sembra sicuro del lavoro svolto e già la prossima settimana vuole pubblicare l'ordinanza e avviare la presentazione delle domande dopo il periodo di sospensione per le festività pasquali”.
“Il rischio altrimenti – continua la rivista specializzata - è che i tempi si prolunghino troppo, con possibili ripercussioni sull'avvio dell'anno scolastico. In sostanza, si presenterebbero le domande anche con il contratto ancora non definitivo, come già accaduto per altre procedure (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie)”. Solo che stavolta “sono ancora da definire i criteri per l'assegnazione dei docenti agli ambiti territoriali”. E non è un dettaglio, perché si tratta di una novità storica, che stravolgerà la collocazione del personale scolastico.
Tutto parte dal comma 108 della Buona Scuola, secondo cui “per l'anno scolastico 2016/2017 è avviato un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015”. È anche stato previsto che tutti coloro che sono stati immessi in ruolo e “assegnati su sede provvisoria per l'anno scolastico 2015/2016, partecipano per l'anno scolastico 2016/2017 alle operazioni di mobilità su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, ai fini dell'attribuzione dell'incarico triennale”.
“Questa norma instrada verso la perdita di titolarità e verso la selezione del personale attraverso delle scelte soggettive formulate dal proprio dirigente scolastico. E crea un primo pericolosissimo precedente all’interno di tutto il pubblico impiego. Ora, Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals ci vengono a dire che occorre cantar vittoria perché per un anno una fetta di personale la scamperà. Noi, però, come Anief, non ce la sentiamo di esultare. Abbiamo gìà detto e confermiamo che impugneremo questo contratto e i motivi li stiamo spiegando nel corso dei seminari e convegni Anief su riforma e mobilità professionale”.
Come si fa a pensare che il personale docente possa essere trattato in maniera differente se assunto in un anno scolastico (prima del 2014/2015) o nell’altro (2015/2016)? Oppure venga sottoposto ad un trattamento diverso, se assunto nello stesso anno scolastico ma in mesi differenti (fasi 0/A o B/C)? E ancora di più, se assunto da una graduatoria di merito (GM) o da una ad esaurimento (GaE) ma su domanda volontaria? E come spiegare perché alcuni docenti non saranno spostati in un ambito territoriale (fase comunale e provinciale), quando l’organico dell’autonomia vale a livello comunale, provinciale, interprovinciale, o ancora quando soltanto alcuni saranno spostati d’ufficio in un ambito territoriale (fase B) mentre altri negli ambiti territoriali di tutta Italia (fasi C/D)?
L’accordo con i sindacati prevede poi che, a livello interprovinciale, tutti i docenti assunti fino al 2014/15 potranno ottenere la titolarità solo in caso di trasferimento nel primo ambito inserito in ordine di preferenza. Come rimangono tutte da definire le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione agli istituti scolastici dei docenti titolari di ambito.
“Non riteniamo valida l’instaurazione di questa specie di ‘patentino’, che – continua Pacifico - permette solo per il momento di girare al largo dagli ambiti territoriali: è quindi una vittoria fittizia e a tempo determinato. La verità è che non si può mercanteggiare su certi terreni. Perché tutti i docenti di ruolo hanno firmato il medesimo contratto e detengono gli stessi doveri e diritti: dire loro che non è più così, che il loro destino e sede di servizio, dipendano dall’anno, dalla sede, dalla fase di assunzione, dalla selezione del dirigente scolastico o dalla fortuna, è un’operazione sbagliata”.
“Non appena sarà pubblicato il CCNI, faremo partire le istruzioni per ricorrere al giudice del lavoro, presentare le domande e richiedere trasferimenti, passaggi e assegnazioni provvisorie. Garantiremo adeguata consulenza al personale interessato alla mobilità in tutti gli sportelli territoriali dell’Anief, che saranno aperti straordinariamente”, conclude il presidente nazionale Marcello Pacifico.
LA MOBILITÀ 2016/17 SECONDO LA SEQUENZA CONTRATTUALE IN VIA DI UFFICIALIZZAZIONE
FASE A | ||
1 | Sotto-fase Comunale | Assunti entro 2014/2015 |
2 | Sotto-fase provinciale |
Assunti ante 2014/2015, Assunti nel 2015/2016, fasi O/A |
3 | Sotto-fase passaggi di ruolo comunali e provinciali | |
FASE B | ||
4 | Sotto-fase interprovinciale o ambito territoriale | Assunti entro 2014/2015 |
5 | Sotto-fase interprovinciale o ambito territoriale | Assunti nel 2015/2016, fasi B/C ma da GM |
6 | Sotto-fase passaggi di ruolo interprovinciali | |
FASE C | ||
7 | Fase interprovinciale su tutti ambiti territoriali nazionali | Assunti nel 2015/2016, fasi B/C ma da GaE |
FASE D | ||
8 | Fase interprovinciali su tutti ambiti territoriali nazionali |
Assunti nel 2015/2016 fasi 0/A e assunti fasi B/C ma da GM |
Per approfondimenti:
Mobilità, non si possono trasferire i docenti con regole che mutano in base all’anno di assunzione
Mobilità docenti: i sindacati rappresentativi sentono il dovere di difendersi
Mobilità 2016/17: domande anche senza contratto definitivo, altrimenti slittano tempi. Criteri per ambiti territoriali ancora in alto (Orizzonte Scuola del 16 marzo 2016)