Gli uffici scolastici continuano a concedere alle scuole un numero di ore di sostegno inadeguato, perché inferiori alla necessità stabilite dall’equipe psico-pedagica e contenute nel Piano Educativo Individualizzato, con il conseguente numero ridotto di insegnanti per assicurare un adeguato sostegno scolastico agli studenti disabili iscritti. Per ottenere la quantità necessaria all’alunno con disabilità occorre rivolgersi al giudice. È quello che ha fatto la famiglia di una alunna veneta alla quale Ufficio Scolastico Regionale e Ambito Territoriale Provinciale avevano assegnato “un insegnante di sostegno per un numero insufficiente di ore (11 ore settimanali)”.
Difesa dai legali dell’Anief, la famiglia ha ottenuto giustizia, poiché pochi giorni prima della sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, il 18 marzo 2022, “l’Ufficio Scolastico di Ambito Territoriale” di competenza ha provveduto in autotutela ad assegnare alla classe frequentata dall’alunna “ulteriori 11 ore settimanali di sostegno didattico in aggiunta alle 11 ore settimanali assegnate all’inizio dell’anno scolastico, per un totale complessivo di 22 ore settimanali”. Inoltre, il Tar ha ordinato “il riesame della posizione” dell’alunno.
Il Tar del Veneto ha comunque anche condannato “il Ministero dell'Istruzione - Ufficio Scolastico Regionale - Ambito Territoriale Provinciale”, nonché l’istituto scolastico frequentato dall’alunno con disabilità, “a rifondere alla ricorrente le spese di lite, liquidate nell’importo di € 800,00, oltre agli accessori di legge, con distrazione delle stesse a favore dei difensori”.
Anief rilancia l’iniziativa ‘Sostegno: non un’ora di meno!’, con la quale da dieci anni procediamo, senza oneri per le famiglie, con l’immediata attivazione, tramite ricorsi d’urgenza, di nuovi posti e per il recupero delle ore negate agli alunni con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell'articolo 3, comma 3 della Legge 104/92. Come ribadito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 80/10 sul cosiddetto rapporto uno a uno, a cui non si può rinunciare in presenza di alunni con disabilità grave.
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