Anche i partiti politici tentano di estendere a sempre più precari il diritto della Carta del docente. L’ultimo tentativo riguarda il decreto Salva infrazioni approvato dal Governo: nel corso del passaggio al Senato, il M5S ha presentato un ordine del giorno, approvato, che impegna il Governo ad estendere il bonus 500 euro anche ai supplenti al 30 giugno. L’Odg impegna l’Esecutivo Meloni a “valutare l’opportunità di prevedere che la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sia riconosciuta, a decorrere dall’anno 2023, anche al personale docente con contratto a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico, ovvero delle attività didattiche”. Si ricorda che la Carta del docente è già stata concessa, sempre dal DL Salva Infrazioni, ai docenti annuali con contratto in scadenza 31 agosto 2023.
Anief apprezza l’iniziativa del M5S e ricorda che ad oggi l’ottenimento della Carta del docente è possibile attraverso la via giudiziaria: le ultime cause vinte dai legali che operano per Anief sono state quelle di Treviso, Trani , Velletri, Venezia, Udine e Rovigo. “È fuori discussione che stiamo parlando di un dovere da assolvere e quindi di un diritto che non può essere sottratto – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - , ancora di più perché a prendere posizione a favore della carta annuale per i precari sono state anche la Corte di Giustizia europea nel maggio 2022 e del Consiglio di Stato qualche giorno prima: lo stesso governo Meloni ha deciso di cambiare linea approvando il decreto Salva-Infrazioni, ora all’esame del Parlamento, anche se limitandone l’estensione ai soli precari dell’anno in corso e con supplenza fino al 31 agosto”.
“Ecco perché – continua il sindacalista autonomo - ha fatto bene il M5S a sollevare il problema e chiedere l’estensione della card: per noi va data a tutti i precari, come pure agli educatori e al personale Ata. Questi lavoratori non sono gli di un dio minore. In attesa che il legislatore risolva il problema, consigliamo di presentare ricorso con Anief, al fine di recuperare somme utili per esercitare meglio la propria professione e per il proprio aggiornamento professionale”.
Chi intende avere maggiori informazioni o per aderire all’impugnativa del nostro sindacato, in modalità singola o collettiva, può collegarsi con la pagina internet predisposta dall’Anief.
L’ORDINE DEL GIORNO DEL M5S
Ordine del Giorno G/755/15/4 (già em. 15.1)
Barbara Floridia, Lorefice, Bevilacqua
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge 755 di conversione in legge del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano
premesso che:
l’articolo 15 del disegno di legge, in ottemperanza alle indicazioni della Commissione europea contenute nel Caso ARES(2021) 5623843, estende il diritto alla Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, anche ai soli docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile, e per il solo anno 2023,
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di prevedere che la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sia riconosciuta, a decorrere dall’anno 2023, anche al personale docente con contratto a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico, ovvero delle attività didattiche
Ricordiamo che fra le novità da ricordare in merito alla carta del docente c’è senza dubbio quella che riguarda gli insegnanti che hanno ottenuto una sentenza favorevole di riconoscimento degli anni pre-ruolo. Per questi docenti le cifre ottenute in seguito alla sentenza saranno disponibili per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 o comunque per i due anni scolastici a partire da quello di accredito.
Si tratta per lo più di precari con contratto al 30 giugno che procedendo con un ricorso hanno poi ottenuto il riconoscimento delle annualità perdute di bonus 500 euro per la formazione.
PER APPROFONDIMENTI: