Da tutti i tribunali italiani arrivano conferme: i docenti precari hanno diritto al bonus docente, di 500 euro annui, come i docenti di ruolo.
Da tutti i tribunali italiani arrivano conferme: i docenti precari hanno diritto al bonus docente, di 500 euro annui, come i docenti di ruolo.
I 250 mila supplenti annuali dell’anno scolastico in corso hanno pieno diritto a chiedere la Carta del docente da 500 euro per ottenerla nel volgere di pochi mesi: lo ha confermato, il 2 luglio scorso, il tribunale del lavoro di Pistoia nell’accordare la quota annuale ad una insegnante che ha presentato ricorso attraverso i legali che operano per l’Anief per avere svolto una supplenza presso un istituto comprensivo di Montecatini Terme, iniziata nel mese di settembre 2023 e conclusa la settimana passata, il 30 giugno scorso.
Le sentenze dei giudici del lavoro per recuperare la Carta del docente superano anche i cinque anni canonici di prescrizione: i legali dell’Anief, infatti, hanno chiesto e ottenuto per una insegnante il risarcimento della card annuale da 500 euro annuali per i sette anni di supplenze svolte della docente. Il giudice, nel condannare l’amministrazione a risarcire la donna di ben 3.500 euro, ha spiegato, dopo avere esaminati norme di legge e ampia giurisprudenza in merito, anche eurounitaria, che “va disapplicato l’art. 1 L. 107/2015 (i D.P.C.M. del 23 settembre 2015 e del 28 novembre 2016, applicativi di tal disposizione, sono stati nelle more della decisione della CGUE annullati dal Consiglio di Stato con l’ordinanza sopra citata) nella parte in cui non riconosce l’usufruibilità della “Carta Elettronica del docente” anche dal personale docente assunto con contratto a tempo determinato”.
Cresce ancora il contenzioso nella scuola per i ricorsi prodotti dal personale, soprattutto precario, al fine di chiedere giustizia ai giudici del lavoro a seguito della lesione dei loro diritti di lavoratori: solo nel mese di giugno, l’azione dei legali del sindacato Anief ha prodotto più di 1 milione e 620mila euro, con una media di circa 75mila euro recuperati in ogni giorno lavorativo. Il recupero dell’importante cifra di giugno, l’ennesimo record, ha portato la somma complessiva di risarcimenti e soldi recuperati dagli insegnanti e dal personale Ata nell’anno 2024 ad oltre 8 milioni di euro. Le sentenze vincenti, sempre da gennaio, sono diventate addirittura 3.296.
Sulla questione della Carta dei docenti ai precari, si legge nella sentenza di Velletri, “si è pronunciato il Consiglio di Stato con la sentenza del 16/3/2022, n. 1842 che ha annullato l’art. 2 del D.P.C.M. n. 32313 del 23 settembre 2015 e la nota del M.I.U.R. n. 15219 del 15 ottobre 2015 nella parte in cui hanno escluso i docenti non di ruolo dall’erogazione della cd. Carta del docente, stante la contrarietà di detta esclusione rispetto ai precetti degli artt. 3, 35 e 97 Cost. Secondo il Consiglio di Stato: “un tale sistema collide con i precetti costituzionali degli artt. 3, 35 e 97 Cost., sia per la discriminazione che introduce a danno dei docenti non di ruolo (resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances rispetto agli altri docenti di aggiornare la loro preparazione), sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della P.A.”.