“L'istituto della Carta docente va inserito a pieno nel contesto del sistema della formazione degli insegnanti ed il diritto-dovere formativo riguarda non solo il personale di ruolo, ma anche i precari”: nella sentenza della Corte di Cassazione n. 29961 del 27 ottobre 2023 viene anche “individuato il criterio in base al quale riconoscere ai docenti precari il beneficio de quo, limitandolo a coloro che hanno supplenze annuali (31 agosto) sui posti dell’organico vacanti e disponibili entro il 31 dicembre e a coloro che hanno supplenze sino al termine delle attività didattiche (30 giugno) su posti n on vacanti ma resi disponibili entro il 31 dicembre, poiché solo rispetto a queste tipologie di incarico si ravvisa la necessità di rimuovere la discriminazione operata nei confronti dei docenti precari”. A scriverlo è il Tribunale di Velletri nell’esprimersi favorevolmente al ricorso presentato dai legali che operano per Anief in difesa di una insegnante precaria che ha svolto tre supplenze annuali tra il 2017 e il 2020.