“La Scuola italiana ha ricevuto dall’Unione europea importanti finanziamenti tramite il Pnrr, ma l’organizzazione per realizzarli non è stata mai adeguata e se non si fanno modifiche in corsa rischiamo fortemente di fallire gli obiettivi: per evitarlo, il sindacato Anief ha presentato alla Quinta Commissione della Camera dei deputati dieci specifiche proposte di emendamento sull’Istruzione pubblica al decreto legge 19/24 Pnrr”: lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
“I nodi da sciogliere per gestire con efficacia i progetti in atto – spiega Pacifico – riguardano innanzitutto la carenza di personale: se una cattedra su quattro va ai precari è chiaro che c’è qualcosa che non va e che quindi bisogna intervenire sul reclutamento andando ad assumere i giovani e precari direttamente da Gps e non obbligando più i docenti e il personale Ata a lavorare a scuola fino quasi a 70 anni. Limitarsi, come prevede il dl 19/2023 Pnrr, all’articolo 14, comma 7, a utilizzare i posti residuali dalle singole procedure concorsuali per le successive assunzioni tra il 2024 e il 2026, così da rispettare il target di 70mila nuove immissioni in ruolo previsto dallo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza, sappiamo da subito che è una decisione che non risolve il problema della supplentite scolastica”.
“Come pure non è ammissibile – continua Pacifico - che al personale Ata aggiuntivo proprio per dare supporto al Pnrr non venga prorogato il contratto almeno fino al termine delle lezioni di quest’anno. Giusto ieri, durante il tavolo tecnico permanente tra l'Unità di Missione e i sindacati di comparto, è stato comunicato dalla parte pubblica che le risorse ci sono ma non riusciamo a utilizzarle, nemmeno per il rinnovo di alcune migliaia di unità di personale ausiliario assunto dallo scorso autunno con contratti fino al 15 aprile prossimo. Eppure parliamo di personale insostituibile per il servizio offerto dalle scuole ed è inconcepibile che i contratti terminino tra meno di un mese, anche perché vi sono delle criticità relative al cronoprogramma delle scuole davvero troppo stringente per la rendicontazione da effettuare entro i primi giorni del prossimo mese, oltre che l’elevata mole di adempimenti ormai esistente in pianta stabile nei nostri istituti”.
“Invece di semplificare le procedure per alleggerire il carico di lavoro enorme gravante sulle segreterie scolastiche e di uniformare a livello nazionale le indicazioni fornite dagli uffici scolastici, si lascia tutto sulle spalle delle scuole e addirittura si toglie personale. Questi provvedimenti, uniti alla sempre più necessaria introduzione di una ‘finestra’ specifica per l’anticipo pensionistico per il personale della scuola particolarmente esposto al burnout, fanno parte del pacchetto di richieste presentate alla Quinta Commissione di Montecitorio: la speranza è che stavolta la politica comprenda che non c’è più tempo da perdere e approvi le nostre istanze salva-scuola”, conclude il sindacalista leader dell’Anief.
IL TESTO DEL DECRETO 19/2023 PNRR
Art. 14, comma 7.
Al fine di garantire il raggiungimento del target finale collegato alla riforma del sistema di reclutamento dei docenti - R 2.1 della Missione 4 - Componente 1 del PNRR, per la durata del Piano medesimo, con il decreto di cui all'articolo 1, comma 335, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 puo' essere autorizzata l'anticipazione delle facolta' assunzionali anche relative alle annualita' successive, fermo restando che le assunzioni potranno essere effettuate nei limiti delle facolta' assunzionali maturate e disponibili a legislazione vigente.
La tabella del dossier allegata alla relazione:
ANNO SCOLASTICO 2023/2024
Primo concorso
Disponibilità: 44.654 posti vacanti dell’organico a.s.2023/2024
Avvio: dicembre 2023
Partecipanti: aspiranti con 24 CFU/CFA (completano con 36 CFU/CFA)
aspiranti con 36 mesi di precariato (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti già abilitati vecchio regime
Nomine: a settembre 2024 a tempo determinato (se non già abilitati); a settembre 2025 in ruolo
Possibile scenario: è prevedibile che una parte dei posti messi a concorso non venga coperto o che in sede di immissioni in ruolo non venga assegnato. Si potrebbe trattare di almeno 10.000 posti che risultano utili per il secondo concorso
ANNO SCOLASTICO 2024/2025
Secondo concorso
Disponibilità: 24.694 posti (10.000 non assegnati del primo concorso +25.277 nuove disponibilità dell’a.s. 2024/2025 dovute ai pensionamenti -10.583 nomine da vecchi concorsi e GAE)
Avvio: ottobre 2024
Partecipanti: aspiranti con 24 CFU/CFA (completano con 36 CFU/CFA)
aspiranti con 36 mesi di precariato (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti con 30 CFU/CFA (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti con 60 CFU/CFA
Nomine: a settembre 2025 a tempo determinato (se non già abilitati); a settembre 2026 in ruolo
Possibile scenario: il concorso potrebbe avere una buona copertura stante l’ampia gamma di partecipanti
ANNO SCOLASTICO 2025/2026
Terzo concorso
Disponibilità: 18.538 (27.291 nuove disponibilità dell’a.s. 2025/2026 dovute ai pensionamenti - 8.753 da vecchi concorsi e GAE)
Avvio: luglio/agosto 2025
Partecipanti: aspiranti con 36 mesi di precariato (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti con 60 CFU/CFA
Nomine: da settembre 2026 a tempo determinato per la prima categoria; in ruolo per la seconda
Leggi la relazione
DECRETO-LEGGE 2 marzo 2024, n. 19 Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Articolo 14
Misure urgenti per l’attuazione delle previsioni della Missione 4 – Componente 1 “Istruzione e Ricerca” del PNRR in materia di riforma del sistema di orientamento, di reclutamento dei docenti, di didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico e di nuove competenze e nuovi linguaggi
Il comma 7 prevede che con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze di cui all’articolo 1, comma 335, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 possa essere autorizzata l’anticipazione delle facoltà assunzionali anche relative alle annualità successive, ai soli fini di poter bandire i concorsi PNRR per assicurare il target finale del PNRR di assunzione di 70.000 docenti, fermo restando che le assunzioni potranno avvenire nell’annualità di competenza. Infatti, vista l’impossibilità di determinare a priori la copertura di tutti i posti messi a bando, si rende necessario prevedere un meccanismo flessibile che possa consentire di anticipare le facoltà assunzionali delle annualità successive. Resta fermo che le assunzioni potranno essere effettuate nei limiti delle facoltà assunzionali maturate e disponibili a legislazione vigente anche negli anni successivi.
Con riferimento al raggiungimento del target PNRR si specifica che la rimodulazione del PNRR, approvata con CID dell’8 dicembre 2023, ha determinato anche una modifica nel target della Riforma del reclutamento dei docenti (M4C1R2.1).
In particolare, il target complessivo finale è rimasto invariato (70.000 assunzioni) ma lo stesso è stato suddiviso in 3 diversi obiettivi temporali:
entro 31 dicembre 2024: 20.000 nuove assunzioni;
[2/3, 18:59] Privato Marcello: entro il 30 settembre 2025: 20.000 nuove assunzioni;
entro il 30 giugno 2026: 30.000 nuove assunzioni con accesso al concorso con 60 CFU.
Con riferimento ai concorsi, si riporta di seguito la relativa tempistica:
1) dicembre 2023: indizione concorsi per scuola infanzia e primaria e secondaria di primo e secondo grado per circa 44.000 posti (Bando di concorso – DDG 6.12.2023, n. 2576) – con immissione in ruolo a settembre 2024;
2) settembre/ottobre 2024: eventuale secondo concorso in base alle facoltà assunzionali disponibili;
3) luglio/agosto 2025: concorso con approvazione e pubblicazione delle graduatorie dei vincitori del concorso entro giugno 2026, anche anticipando a favore del MIM le facoltà assunzionali del 2026 sul concorso del 2025, per garantire il raggiungimento del target finale PNRR
Per quanto attiene ai requisiti di accesso ai concorsi, per i primi 2 concorsi, banditi entro dicembre 2024, possono partecipare anche i candidati con 24 CFU e 3 anni di servizio. Per l’ultimo concorso è necessario garantire l’accesso a coloro che abbiano maturato i 60 CFU.
Si specifica, inoltre, che il decreto di individuazione del fabbisogno per l’anno accademico 2024/2025, necessario per l’avvio dei percorsi abilitanti è in via di adozione. Nel dettaglio, si prevede che l’offerta formativa per detto anno accademico sia pari a oltre 47.000 posti. Ne discende che, vista la probabile indizione del concorso a settembre/ottobre 2024, i percorsi termineranno in tempo utile per garantire la partecipazione alla procedura concorsuale. Con specifico riguardo al target dei 30.000 docenti reclutati, si precisa che al concorso non solo potranno partecipare i docenti che avranno, nel frattempo, conseguito l’abilitazione, ma anche i partecipanti ai percorsi abilitanti previsti nell’anno accademico 2025/2026. Nelle interlocuzioni con la Commissione europea è stato chiarito, infatti, che saranno ricompresi nel target dei 70.000 docenti reclutati con il nuovo sistema tutti i candidati inseriti nella graduatoria concorsuale acquisita entro il termine previsto dal PNRR, vale a dire 30 giugno 2026.
PER APPROFONDIMENTI:
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