Dopo la Legge di Bilancio, che a breve avrà il via libera definitivo con la seconda “lettura” della Camera, il governo Meloni inaugura il lavoro sul Milleproroghe, il provvedimento a cavallo dell’anno che termina e quello che arriva con estensioni e modifiche a norme e scadenze di varia natura: i sui contenuti verranno esaminati domani, nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri dell’anno. Il Milleproroghe, scrive oggi la stampa, “si affianca a quattro decreti attuativi della delega fiscale, tra cui quello sull’Irpef, rimandato dalla precedente riunione”.
Per l’approvazione del Disegno di legge di Bilancio 2024 arriva il maxi-emendamento. Tra le modifiche al testo vi sono anche quelle che riguardano l’Istruzione, l’Università a la Ricerca. Le nuove norme sono contenute nei commi dell'articolo 1 su (156-165) pensioni, (210-215 e 496) disabilità, (326-332) scuola e dirigenti scolastici. Rispetto alle norme approvate, Anief chiederà nei prossimi provvedimenti utili di estendere per tutta la durata del PNRR l'organico aggiuntivo e di potenziarlo, di prevedere il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e una finestra senza penalizzazione con uscita dal lavoro a 63 anni per il personale scolastico, di adeguare gli organici fatto a quelli di diritto, come pure di trasformare i posti di sostegno in deroga in cattedre al 31 agosto, oltre che di assumere nello Stato gli assistenti all'autonomia e comunicazione. Infine, insieme a Udir si chiede di ripristinare i 25 milioni di euro ancora congelati al Fondo unico nazionale.
“In linea generale, l’approvazione a Montecitorio del disegno di legge per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy potrebbe anche trovarci d’accordo, ma lo sviluppo del modello italiano deve essere valorizzato anche dalla promozione della nostra cultura all’estero attraverso il potenziamento quantitativo e qualitativo delle centinaia di scuole collocate oltre i confini italiani”: è il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, al via libera dell'Aula della Camera del ddl Made in Italy, che a breve passerà all’esame del Senato.
Il Senato ha dato il via libera con 87 voti favorevoli e 46 contrari al Decreto Anticipi, il DL 18 ottobre 2023, n. 145 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.244 del 18-10-2023 dal titolo Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. L’approvazione del testo, a questo punto, è in dirittura d’arrivo: passerà al vaglio dell’aula della Camera da martedì 12 dicembre e in quella sede il governo ha già annunciato che porrà la fiducia, con il voto finale previsto quarantott’ore dopo, il 14 dicembre, a tre giorni dalla scadenza per la conversione in legge del provvedimento. Cosa si approverà per la scuola? I giorni scorsi, le Commissioni avevano fatto saltare gli emendamenti della maggioranza sul doppio canale di reclutamento, con i supplenti da stabilizzare utilizzando le graduatorie Gps, ma anche sulla conferma dell’immissione in ruolo degli insegnanti già assunti a tempo indeterminato con riserva e poi licenziati. Per queste due mancate approvazioni, Anief sta valutando se denunciare la situazione alla Commissione europea.
Il sindacato nella memoria presentata al Decreto Anticipi aveva chiesto alla maggioranza di onorare l'impegno originario di confermare l'organico aggiuntivo riattivato non più al solo 15 aprile ma per tutta la durata del PNRR, ovvero fino all'estate del 2026. Il numero dei posti di personale ATA (2/3 collaboratori scolastici, 1/3 amministrativi) pertanto già individuato potrà essere confermato nei prossimi tre anni.