Tutti i supplenti “brevi” dovrebbero vedersi accreditare sino a quattro mesi di stipendio il prossimo 19 gennaio. Da parte di Mef e Miur c’è pure l’impegno a non produrre più i pagamenti con ritardo abissale in spregio ai diritti dei lavoratori e all’articolo 36 della Costituzione.
Marcello Pacifico (presidente Anief): anche dopo questo ‘regalo’ natalizio, il nostro sindacato continuerà a vigilare sull’effettiva volontà dei ministeri coinvolti. Vogliamo essere certi che saranno accreditate le somme con emissione straordinaria nei tempi previsti. Nel frattempo, i decreti ingiuntivi proseguiranno comunque il loro iter, oggi in corso di deposito.
A poche ore dal Natale, Ministero dell’Economia e dell’Istruzione dichiarano di aver sbloccato i mancati pagamenti di stipendio riguardanti oltre 30mila precari della scuola. Finalmente, dai due dicasteri è giunta la notizia attesa da mesi: vengono stanziati “i fondi necessari per il completamento dei pagamenti relativi alle supplenze brevi degli ultimi mesi del 2015 e per assicurare la regolarità dei pagamenti di tutto il 2016”.
“Una prima tranche di pagamenti – spiegano i due ministeri - è già stata effettuata. Il Miur ha chiesto poi alle scuole di avviare entro il prossimo 28 dicembre le procedure per i pagamenti delle supplenze rimanenti. I pagamenti avverranno con emissione straordinaria il 12 gennaio 2016 e saranno accreditati il 19 gennaio. I fondi stanziati e il potenziamento dell’organico previsto dalla Buona Scuola garantiranno, nel 2016, da un lato le supplenze necessarie e dall’altro che tutti i pagamenti avvengano nei tempi previsti. Senza più ritardi”, promettono Mef e Miur.
È palese la soddisfazione espressa dalla giovane organizzazione sindacale, per l’epilogo che sembrerebbe aver preso questa incresciosa vicenda con protagonisti negativi, ancora una volta, i precari della scuola. Quanto accaduto, infatti, è in palese violazione dell'articolo 36 della Costituzione: il concetto è stato espresso dall’Anief ai tanti supplenti che hanno intasato le sedi periferiche del sindacato per avere indicazioni e consigli, su come comportarsi proprio a seguito della mancata assegnazione dello stipendio dal mese di settembre.
“Se si è giunti alla decisione di pagare i supplenti ‘brevi’ – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal – il merito è del nostro sindacato. Perché nei nei giorni scorsi abbiamo inviato, tramite i nostri legali, centinaia di decreti ingiuntivi. Non pochi di questi decreti, hanno riguardato docenti disperati, costretti a chiedere aiuto al fine di poter pagare le spese di sostentamento dei propri figli, di mutuo, di affitto, di pagamento di rette mensa e asilo nido”.
Il grido d’allarme lanciato dall’Anief è stato ripreso da tutta la carta stampata, locale e nazionale. E per il Governo non c’è stata altra scelta, che sanare il maltolto, che ha generato situazioni incresciose, con alcuni lavoratori della scuola che sono andati addirittura alla Caritas perché privi di sostentamento. A Biella, l’avvocato Giovanni Rinaldi ha depositato il primo decreto ingiuntivo di una docente che non era più in grado di garantire un pasto al proprio figlio di quattro anni e l’affitto da pagare.
“Anche dopo questo ‘regalo’ natalizio, il sindacato continuerà a vigilare sull’effettiva volontà dei ministeri coinvolti: vogliamo essere certi che saranno a loro accreditate le somme con emissione straordinaria prevista per il prossimo 12 gennaio. Nel frattempo, i decreti ingiuntivi proseguiranno il previsto iter, oggi in corso di deposito”, conclude il laeder dell’Anief.
Per approfondimenti:
ART. 36 della Costituzione italiana
"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa".
DDL Scuola – Il maxiemendamento non risolve nulla: tagliate fuori le nuove generazioni di docenti
Riforma scuola, i profili di incostituzionalità nel ddl ‘Buona Scuola’ (Il Fatto Quotidiano del 29 giugno 2015)
Mancate assunzioni personale Ata, dal Miur una risposta minimale: Anief avvia il contenzioso
Scuola, l'ultimo fronte: se i bidelli si ammalano si rischia la chiusura (La Repubblica del 16 settembre 2015)
Informazioni sull'erogazione delle retribuzioni al personale con contratto di supplenza breve e saltuaria (Ministero dell’Economia, servizio on line NoiPA)
24 dicembre 2015 Ufficio Stampa Anief