Stavolta è toccata alla Corte d’Appello partenopea respingere il ricorso proposto dal Ministero dell’Istruzione e confermare il diritto dei docenti precari ad essere inseriti a “pettine” nelle Graduatorie ad esaurimento 2009/2011. L’esito nuovamente favorevole per l’Anief, dunque, conferma la sentenza già ottenuta in primo grado dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Speranza. Miur condannato anche a 3.500 euro di spese di lite. Cassato, ancora una volta, il tentativo maldestro del dicastero di Viale Trastevere di “punire” i supplenti impedendo loro nel 2009 il trasferimento della provincia di inserimento in GaE. Il nostro sindacato ha nuovamente dimostrato che i principi costituzionali, la tutela del diritto al lavoro e all’accesso per merito nella Pubblica Amministrazione, non possono essere calpestati neppure per un solo biennio.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): l’aver ammesso nelle varie fasi giudiziarie la non pertinenza di quel modello di collocazione in graduatoria - non solo nelle corti di appello ma anche presso i Tribunali Amministrativi, la Corte Costituzionale e i Tribunali del Lavoro di tutta Italia – costituisce una vittoria completa. Perché rappresenta non solo un traguardo morale, ma anche un diritto riconosciuto che conduce verso le supplenze annuali e soprattutto l’assunzione a tempo indeterminato degli effettivi aventi diritto.
Continuano ad arrivare conferme sul diritto alla collocazione a “pettine” dei docenti precari all’interno delle Graduatorie ad esaurimento. Stavolta è stata la Corte di Appello di Napoli a respingere il ricorso del Ministero dell’Istruzione che avrebbe voluto tenere in piedi l’inconsistente tesi della collocazione in “coda” dei precari inseriti nelle graduatorie 2009/2011: con la sentenza n. 1148/2016, emessa l’11 febbraio scorso e resa pubblica in queste ore, la Corte campana “rigetta l’appello e, per l’effetto, conferma la sentenza impugnata”, condannando il Miur a 3.500 euro di spese di soccombenza.
Per Anief, che attraverso i legali Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Speranza, ha ottenuto in tribunale l’ennesima collocazione a “pettine” nelle GaE dei docenti precari, quella emessa a Napoli rappresenta l’ennesima vittoria sulla questione delle “code della vergogna” istituite dal Miur nel periodo 2009/2011. Cassando, ancora una volta, il tentativo maldestro del dicastero di Viale Trastevere di “punire” i supplenti coinvolti nei trasferimenti di provincia per le Graduatorie a Esaurimento. Il nostro sindacato ha nuovamente dimostrato che i principi costituzionali, la tutela del diritto al lavoro e all’accesso per merito nella Pubblica Amministrazione, non possono essere calpestati neppure per un solo biennio.
“Ricordiamo che l’aver ammesso nelle varie fasi giudiziarie la non pertinenza di quel modello di collocazione in graduatoria - non solo nelle corti di appello ma anche presso i Tribunali Amministrativi, la Corte Costituzionale e i Tribunali del Lavoro di tutta Italia – costituisce una doppia vittoria. Perché rappresenta non solo un traguardo morale, ma anche un diritto riconosciuto che conduce verso le supplenze annuali e soprattutto l’immissione in ruolo”, dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
La collocazione a “pettine” nelle GaE, riconosciuta già dal tribunale di prime cure per i nostri iscritti, ha comportato l’immissione in ruolo retrodatata degli interessati e ora il loro sacrosanto diritto al ruolo viene confermato in via definitiva dalla Corte d’Appello. È una sentenza di piena soddisfazione per il sindacato Anief che non dimentica la situazione dei tanti precari cui da troppo tempo il Miur nega l’accesso alle Graduatorie a Esaurimento e, quindi, al ruolo.
Ma le battaglie in tribunale per la difesa dei diritti dei lavoratori della scuola non si fermano qui. Va, infatti, ricordato che con la Legge 107/2015 il Governo ha confermato la volontà di svuotare le Graduatorie provinciali entro il prossimo triennio. Almeno nelle intenzioni, dunque, per i 50mila supplenti rimasti nelle GaE le porte dell’immissione in ruolo si apriranno entro il 2018 e il nostro sindacato farà di tutto per far accedere a questa opportunità tutti i docenti in possesso di abilitazione, continuando a sostenere in tutte le sedi opportune il loro diritto all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento come ulteriore canale utile per l’aspirato contratto a tempo indeterminato.
Per approfondimenti:
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